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Sono state intitolate nel fine settimane due strade ai fondatori dei Laghi di Sibari Giovannino Furlanis e Pietro Di Benedetto

Sono state intitolate nel fine settimane due strade ai fondatori dei Laghi di Sibari Giovannino Furlanis e Pietro Di Benedetto.

Una cerimonia solenne e partecipata, condotta dal giornalista Mimmo Petroni, alla quale erano presenti, oltre al sindaco Papasso, la giunta comunale al completo, diversi consiglieri comunali di maggioranza con in testa il presidente del consiglio Lino Notaristefano, dirigenti e dipendenti comunali, Giovambattista Perciaccante, Presidente di Confindustria Cosenza, l’ex sindaco e parlamentare Peppino Aloise, il presidente dell’associazione Laghi di Sibari Luigi Guaragna, tantissimi cittadini e i rappresentanti delle forze dell’ordine tra cui i referenti del Gruppo della Guardia di Finanza di Sibari (Tenente Pasquale Attruia), della Polizia di Castrovillari (col vice dirigente del Commissariato di P.S. di Castrovillari Rocco Botta), i Carabinieri di Cassano (col Maresciallo Giuseppe Schena), la Polizia locale (con la Comandante Anna Maria Aiello), il parroco di Sibari, don Pietro Groccia, che ha benedetto le nuove targhe.

Presenti anche le famiglie per le quali sono intervenuti Rosetta Drago, moglie di Di Benedetto, e Renato Furlanis, figlio del commendatore Giovannino.

La toponomastica comunale, dunque, si arricchisce di nuove intitolazioni. Le vie individuate dall’amministrazione comunale, su proposta del sindaco Giovanni Papasso, sono una quella che attraversa il Centro Commerciale del Villaggio Laghi di Sibari, a Furlanis; a Di Benedetto, invece, la strada di collegamento tra il Museo nazionale di Sibari e il villaggio dei Laghi.

Nella relazione dell’assessore alla Cultura Annamaria Bianchi è stato ricordato come il commendatore Giovannino Furlanis era nato il 1 Novembre del 1928 a Concordia Sagittaria in provincia di Venezia e deceduto nel 1991. È stato l’ideatore, verso la fine degli anni ’60, del complesso nautico dei Laghi di Sibari, che, nel tempo, è divenuto una grande attrattiva per i turisti ed i diportisti di tutta Italia e dell’Estero ed una delle eccellenze del patrimonio naturalistico di cui è dotato il Comune di Cassano.  Il Progetto della costruzione del Porto Turistico più grande del Mediterraneo, definito anche “La piccola Venezia del Sud” è decollato nel 1976 con la stipula della Convenzione tra la Società “Casa Bianca Spa” ed il Comune di Cassano All’Ionio, rappresentato dal Sindaco del tempo, Pietro Di Benedetto, per la realizzazione di un Piano di lottizzazione che prevedeva l’utilizzo di 160 ettari con 2.000 posti barca e 480.000 metri cubi edificabili. «La scelta di intitolare al Comm. Giovannino Furlanis la strada che attraversa il Centro Commerciale dei Laghi di Sibari – si legge nella relazione  – è dettata dal dovere di onorare e consegnare a futura memoria il nome e l’operato di un uomo che, pur essendo nato e vissuto al Nord, ha deciso di investire nella nostra terra e, colpito dalla suggestiva bellezza dei luoghi ove fu l’antica Sybaris, ha ideato e realizzato un’opera estremamente utile allo sviluppo turistico del Comune di Cassano Jonio e, quindi, al benessere economico della stessa Comunità».

Analogo procedimento è stato assunto per l’intitolazione della seconda strada all’ex sindaco Pietro Di Benedetto, nato a Cassano l’8 Settembre 1944 e deceduto il 16 agosto 2016. «Il Prof. Pietro Di Benedetto – ha sottolineato il sindaco Papasso – convinto assertore delle idee socialiste, che manterrà coerentemente intatte fino all’ultimo, ha partecipato attivamente alla vita politica, ricoprendo svariati ruoli sia a livello comunale che regionale. Infatti, dal 1973 al 1976 ha ricoperto la carica di sindaco della Città di Cassano Jonio, dal 1983 al 1985 di Consigliere Regionale della Calabria. Nel 1984 venne chiamato a rivestire anche il ruolo di assessore regionale alla Promozione Industriale».

«Una decisione – hanno sottolineato tutti gli intervenuti all’unisono – che rendere onore alle figure prestigiose di uomo politico, docente e dirigente scolastico che ha dato, con il proprio impegno e il proprio pensiero, un grande contributo alla crescita civile, sociale e culturale della Città di Cassano, da una parte, e di imprenditore illuminato e lungimirante che tanto bene ha voluto a Sibari e alla Sibaritide, dall’altra».

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