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La Fata Morgana, il tema della XIII edizione del ciclo “Miti e Leggende nell’Area dello Stretto”

Giunge alla tredicesima edizione la conversazione sul tema „Miti e Leggende nell’Area dello Stretto” organizzata dal Circolo Culturale „L’Agorà”. Nel corso della precedente edizione, il sodalizio culturale reggino ha inteso collocare, all’interno di una «mostra virtuale», una serie di installazioni in rete, facenti parte di uno spazio espositivo, dove sono ubicate le opere dell’artista reggina Eugenia Musolino. Nel corso della nuova conversazione, a cura di Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”) sono stati accesi i riflettori sulla Fata Morgana. Un percorso tra letteratura, antiche credenze. Tornando al mondo reale tali effetti visivi si verificano in determinate condizioni atmosferiche nell’Area dello Stretto, nello specchio d’acqua tra Reggio e Messina, nel corso delle giornate estive, prive di vento. In quelle condizioni climatiche quando un fenomeno ottico ne rifrange la luce. Esso mostra le residenze abitative e la costiera siciliana in movimento o capovolte.La leggenda della Fata Morgana è ampiamente diffusa anche in tutta l’area dello Stretto di Messina: durante le invasioni barbariche altomedievali, in agosto, un re barbaro giunto a Reggio Calabria vide all’orizzonte la Sicilia e si domandò come raggiungerla, quando una donna molto bella (appunto la Fata Morgana) fece apparire l’isola a due passi dal re conquistatore. Costui allora si gettò in acqua, convinto di potervi arrivare con un paio di bracciate, ma l’incanto si ruppe e lui morì affogato. Un’altra versione narra che nel 1060 Fata Morgana si propose di aiutare il condottiero normanno Ruggero d’Altavilla per liberare la Sicilia dalla dominazione Musulmana: Ruggero la vide salire su un carro bianco e azzurro misteriosamente apparso, tirato da sette cavalli bianchi con le criniere azzurre. Il mito ha inoltre ispirato il noto testo de “L’olandese volante”, che secondo la leggenda evoca la storia di una nave fantasma che non può mai ritornare a casa e per questo è destinata a solcare i mari per sempre. “L’Olandese volante” è di solito descritto attorniato da una luce spettrale, quella del noto miraggio della Fata MorganaQueste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 9 Marzo.

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