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Il Liceo Scientifico Zaleuco di Locri vince il concorso letterario nazionale “Sicilia, cornice di senso”

Eccellente risultato per il liceo Scientifico Zaleuco di Locri, guidato dal Dirigente Carmela Rita Serafino che, con il racconto ” Un giro di chiave” dell’ allievo Francesco Galluzzo, classe IV B, ha vinto la sesta edizione del Concorso Letterario Nazionale ” Sicilia, cornice di senso”, indetto dal Liceo Classico e Linguistico Ruggero Settimo” di Caltanissetta in collaborazione con l’ Università “Kore” di Enna, il Comune di Caltanissetta e la Casa Editrice ” Sellerio, unitamente ai partner “Associazione ex allievi del Ruggero Settimo” e ” Associazione “Sicilia, dunque penso”. Rivolto agli studenti del secondo biennio e delle classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado italiane e delle equivalenti scuole superiori all’ estero, nonché del primo anno di Università, si avvale del sostegno economico della famiglia Collerone, in memoria del figlio Filippo, giovane studioso europeista che, persa precocemente la vita, la famiglia vuole ricordare attraverso una borsa di studio, legata a tale concorso, che offre ai ragazzi un’ occasione di scrittura originale e creativa, e intende promuovere la conoscenza della Sicilia nelle sue molteplici dimensioni artistiche, culturali e storiche, nel segno dell’ accoglienza e del senso di appartenenza europea. I ragazzi partecipanti dello Zaleuco sono stati 11, di diverse classi (3B – 4B – 4D – 5D – 4E – 5F), tutti selezionati e coordinati magistralmente dalla prof.ssa Rosella Fontana, che ha seguito meticolosamente tutto il percorso concorsuale.

Gli stessi hanno dovuto cimentarsi nella produzione di un racconto breve, in quattro ore di tempo, partendo da una sollecitazione, fornita dalla scuola promotrice del concorso. Per questa edizione lo spunto è partito da una fotografia di Donatella Frangiamone. I risultati non hanno lasciato dubbi, il racconto ” Un giro di chiave” di Francesco Galluzzo riesce ad andare in finale, rappresentando la Calabria, insieme ad altri nove finalisti di diverse regioni: Lombardia, Marche, Toscana, Sicilia (4 selezionati), Sardegna e Puglia. Tutti i finalisti sono stati accompagnati dai rispettivi docenti, che hanno curato il percorso. La parte organizzativa è stata coordinata dal Dirigente del ” Ruggero Settimo”, prof.ssa Irene Cinzia Maria Collerone, e da un competente e appassionato gruppo di professoresse dell’Istituto: Marcella Romano, Silvia Pignatone, Alessia Cacciatore, che si è prodigato nell’ accogliere i colleghi delle scuole finaliste, nei giorni 19 e 20 Maggio, attraverso un ricco percorso culturale ed artistico: un approfondimento su Pier della Vigna, tenuto dal professore di Latino Medievale Pietro Colletta dell’ Università “Kore” di Enna; un incontro con la scrittrice Vanessa Ambrosecchio; un tour conoscitivo dei luoghi artistici più importanti di Caltanissetta, ad opera dell’ appassionata di Storia dell’ Arte, prof.ssa Aurelia Speziale.

Il tutto incorniciato da un meraviglioso spettacolo teatrale, la tragedia ” Ippolito”, diretta dal regista Giuseppe Cutino. Prima della premiazione, presieduta dalla scrittrice Ambrosecchio, autrice del libro ” Tutto un rimbalzare di neuroni”, al posto dello scrittore Mattia Corrente, Lucia Collerone ha voluto leggere la toccante lettera dei genitori che esprimevano il desiderio di incentivare, nei giovani partecipanti, cultura e senso dell’accoglienza, ampiamente dimostrata soprattutto dagli studenti del ” Ruggero Settimo”, che hanno ospitato, presso le loro famiglie, i dieci finalisti. ” Un giro di chiave” di Francesco Galluzzo, della classe IV B del Liceo Zaleuco, è stato il racconto scelto dalla giuria d’ eccellenza, per il primo premio a livello nazionale, al secondo posto Davide Orlandini di Ancona (Marche) e al terzo posto Maria Sofia Colina di Enna (Sicilia) Recita la motivazione al vincitore: “La lingua fresca e un ritmo sapiente costruiscono una macchina narrativa perfetta, dove tutto si tiene e ogni dettaglio è necessario per agganciare il  lettore dall’ inizio alla fine, risolvendo il tema della differenza, della perdita e del conflitto interiore, in un finale che ha la leggerezza e l’intensità del ” Coup de theatre”. La storia è quella di una famiglia allargata dei nostri giorni con i relativi problemi di convivenza e conflitti emotivi, che vede nell’ amicizia fra due ragazze, appena conoscenti, la speranza di giorni finalmente sereni. Un riconoscimento straordinario, che attesta un’ottima preparazione didattico – educativa da parte del Liceo Zaleuco, soprattutto evidente nella professionalità della docente referente, prof.ssa Fontana, la quale ha saputo valorizzare al meglio un talento letterario di tale portata, quello di Francesco Galluzzo, di cui, certamente sentiremo ancora parlare. È importante dare spazio, nella nostra terra, a competenze di un certo livello, che possano dare lustro al nostro ricchissimo patrimonio artistico – culturale, foriero, da sempre, di personalità illustri, vanto in tutto il mondo.

È bello constatare che nelle nuove generazioni ci sia il desiderio di rendere bello e unico questo territorio, attraverso la penna, che da una parte è la più forte e temibile delle armi, ma dall’ altra parte è il più raffinato tra i pennelli di un pittore, perché i concetti di amicizia, amore, armonia, solidarietà, pace trovano la giusta collocazione sul figlio di carta quando vengono incorniciate da emozioni e intrecci relazionali, scorrendo come leggiadre pennellate sul quadro della vita. Le azioni e i pensieri diventano ricordi, ma la loro eternità è data dal documento scritto, dove rimangono impressi per sempre. Un sentito plauso, allora, al Liceo Zaleuco, che riesce sempre a stupire per i suoi ottimi traguardi, proiettati a sfornare futuri cittadini e professionisti, preparati e talentuosi, capaci di rispetto e dialogo, perché solo così si può aprire la strada ai sogni e realizzare l’impossibile. ” La creatività è senza dubbio la risorsa umana più importante. Senza creatività non ci sarebbe progresso e ripeteremo sempre gli stessi schemi (Edward De Bono).

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