Si è riunito a Piano lago il Consiglio generale della FNP – Federazione Nazionale Pensionati Cisl Cosenza. Al centro dei lavori, arricchiti da un partecipato dibattito con interventi da tutte le zone della provincia, le pensioni, la politica fiscale, la sanità, la non autosufficienza, temi sui quali il Governo e il Parlamento, e per la sua parte la Regione, è stato evidenziato, devono ascoltare i pensionati.
«Le pensioni – ha detto tra l’altro nella sua relazione il Segretario generale della FNP provinciale Raffaele Zunino – non sono “regalate”, ma pagate con i contributi versati in una vita di lavoro. La nostra priorità è difendere il potere di acquisto di pensioni e salari falcidiati dall’inflazione. Non si può accettare che in questo Paese sulla rivalutazione delle pensioni si continui a pensare di “fare cassa” con pensionate e pensionati. Le pensionate e i pensionati italiani non sono un bancomat!». Urgente, ha detto ancora Zunino, è per la FNP e per la Cisl «il confronto con il Governo su una riforma complessiva della previdenza, a partire dalla separazione tra assistenza e previdenza. Vogliamo pensioni adeguate che non perdano valore con il passare degli anni; una riforma strutturale del sistema pensionistico che riporti equità, garanzie per i giovani e per le donne, flessibilità nell’accesso, riconoscimento del lavoro di cura. Chiediamo, con l’indicizzazione piena delle pensioni, l’ampliamento dei beneficiari della quattordicesima e l’innalzamento degli importi per chi già la riceve. Vogliamo una politica fiscale più equa e una significativa riduzione delle tasse a lavoratori dipendenti e pensionati, un forte contrasto all’evasione fiscale. Bisogna, inoltre, definire e incrementare i finanziamenti per i livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS), che devono essere uniformi su tutto il territorio nazionale; privilegiare nelle residenze per anziani la dimensione comunitaria, implementare le esperienze di sostegno alla vita indipendente e all’abitare condiviso, consentire alla persona di rimanere nel proprio domicilio e ricevere le cure adeguate».
«Consideriamo prioritario – ha affermato nel corso del suo intervento il Segretario regionale della FNP Cisl, Cosimo Piscioneri – il contrasto alle diseguaglianze sociali, economiche e geografiche del Paese. La Calabria è agli ultimi posti nelle graduatorie nazionali relative alle politiche di welfare, soprattutto per quanto riguarda gli anziani. Bisogna fare di più in un territorio in cui sono molti i comuni montani e quelli al di sotto dei mille abitanti; in cui vengono meno le guardie mediche e i trasporti pubblici non garantiscono la necessaria mobilità; in cui tantissime persone avanzate negli anni vivono da sole; in cui i comuni non investono sulle politiche sociali e i tributi sono spesso al massimo. Su questi temi e sull’utilizzo efficace delle risorse, che pure ci sono, bisogna programmare e agire con tempestività. Ad esempio, i fondi previsti per finanziare la legge nazionale e la legge regionale sull’invecchiamento attivo devono essere senza dubbio implementati.
L’urgenza riguarda più in generale l’organizzazione dell’integrazione socio-sanitaria, della medicina territoriale, della rete ospedaliera. Strutture utili non sono per gli anziani, ma per le persone disabili e per i cittadini di ogni età. Non si può più rinviare a domani, come troppo spesso avviene in questa regione. Sui temi della Sanità ascoltiamo in Calabria molti annunci, ma non vediamo alcun miglioramento nei servizi».
Concludendo i lavori, il Segretario generale della Cisl di Cosenza, Giuseppe Lavia, si è soffermato tra l’altro sulla campagna per la raccolta delle firme finalizzata alla presentazione della legge di iniziativa popolare, promossa dalla CISL, che – ha sottolineato Lavia – «punta a riconoscere ai lavoratori il giusto protagonismo all’interno delle aziende, a sentirsi e ad essere parte attiva e non meramente esecutiva nella gestione delle imprese. È arrivato il momento di dare piena attuazione all’articolo 46 che disciplina il diritto dei lavoratori a pesare di più e a star dentro alle decisioni e agli utili delle imprese. Come ha affermato il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, quella della partecipazione è una opportunità che raccoglie tutte le grandi sfide di questo tempo. Avessimo avuto la legge in questi anni avremmo avuto salari più alti, qualità e stabilità del lavoro, meno delocalizzazioni, più produttività, maggiore controllo sulla sicurezza, innovazione e crescita”. La proposta di legge è un passo importante verso una più piena democrazia economica. Nelle prossime settimane la raccolta delle firme proseguirà con iniziative nei luoghi di lavoro e nelle piazze. La Cisl – ha concluso il Segretario Lavia – di fronte alle grandi transizioni green e digitale, alle trasformazioni del mercato del lavoro, della società, non arretra, ma accetta la sfida del cambiamento e vuole contribuire a guidarlo».