di Paolo Ficara – Il parere del fuoriclasse. L’avvocato Mattia Grassani, nonostante sia in convalescenza dopo un periodo non semplice, si è concesso ai microfoni di Reggina Talk per parlare alla città di Reggio Calabria. Esprimendo ed articolando il proprio punto di vista sul caso Renelus, in attesa del verdetto del Giudice Sportivo circa il reclamo della Scafatese. C’è in ballo il pareggio ottenuto dalla Reggina a Scafati, due domeniche fa.
Sulla piattaforma della Lega Dilettanti, Renelus risulta svincolato in virtù di un ultimo tesseramento datato 15 dicembre 2023: “La questione, sul piano regolamentare, è complessa e difficile da districare. Lo storico movimenti è ciò che vede qualsiasi squadra di Serie D, i primi riscontri sono da fare tremare i polsi. Da questo tabulato, risulta svincolato – evidenzia Grassani a Reggina Talk – In precedenza, gli altri club italiani in cui ha militato, lo hanno sempre tesserato per una sola stagione sportiva. Il problema nasce nel momento in cui, il 22 maggio, la Reggina deposita un secondo contratto di lavoro“.
L’avvocato Mattia Grassani focalizza l’art.40 quater delle Noif, lo stesso evidenziato dal Dispaccio la scorsa settimana: “La procedura informatica non sembra dare scampo alla Reggina. Ma bisogna fare una differenziazione tra ciò che emerge in via informatica, e le norme. La prima da tenere in considerazione è l’articolo 40 quater delle Noif. A differenza del professionismo, dove la durata del contratto determina la durata di un tesseramento, nei campionati dilettantistici ci sono diverse tipologie di durata del tesseramento. In base allo status del giocatore: italiano, straniero comunitario, straniero extracomunitario. La regola generale per lo straniero comunitario, è che il tesseramento abbia durata annuale. Si potrebbe presumere che il tesseramento sia cessato lo scorso 30 giugno. Ma la stessa norma fa salva la maggior durata del tesseramento, in caso di stipula di contratti pluriennali previsti dalla legge e dagli accordi collettivi”.
Dopodiché, il noto legale bolognese si sbilancia circa la dimostrabile bontà del tesseramento di Renelus: “E qui si apre uno scenario che potrebbe ribaltare completamente il mio approccio iniziale, che era di pessimismo diffuso, circa la regolarità della posizione del calciatore in tutte le gare disputate. Dal 22 maggio, abbiamo un’evidenza dallo storico movimenti pubblicato dal Dispaccio. Si tratta di un qualcosa che non ha funzionato, con una procedura informatica che sembra non lasciare spazio a dubbi interpretativi: Renelus è libero dal 1° luglio 2024. Il disallineamento tra questi due metri di confronto, telematico e normativo, introduce a mio avviso una deroga, o comunque prevale sull’aspetto telematico, nella parte in cui l’art.40 quater introduce questa eccezione – spiega brillantemente l’avvocato Grassani – Il tesseramento cessa, a meno che non ci sia una maggior durata del contratto di lavoro. Immagino che il contratto di lavoro tra il giocatore francese e la Reggina, preveda quanto meno una postergazione con scadenza almeno al 30 giugno 2025. Se quell’aggiornamento telematico dovesse riportare come scadenza il 30 giugno 2025, significa che il rapporto è pluriennale. Abbraccia un mese e otto giorni della stagione 23/24 e tutta la stagione 24/25. Ebbene, la durata e la validità del rapporto di tesseramento tra Reggina e Renelus, potrebbe essere attratta dalla scadenza del contratto di lavoro al 30 giugno 2025. Sto interpretando al buio, non conoscendo il contratto. Ma è l’autostrada che può consentire alla Reggina la proroga del tesseramento con piena regolarità”.
“Se dovessi scegliere chi difendere tra Scafatese e Reggina nella causa in corso, non avrei dubbi. E’ la Reggina ad avere le maggiori possibilità di vittoria”. Questa una delle considerazioni finali dell’articolato ed esaustivo intervento dell’avvocato Grassani a Reggina Talk, durante il quale ha risposto anche a dubbi come quello relativo all’utilizzo del giocatore contro il Città di Sant’Agata. In basso il link con la puntata integrale.