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Teatro Comunale, cala il sipario sulla rassegna “Nel Segno di Gemelli”. Risate e nostalgia, all’insegna della riscoperta delle radici che diventano memoria collettiva

Risate e nostalgia, all’insegna della riscoperta delle radici che diventano memoria collettiva per guardare al futuro con rinnovato senso di comunità.

Si è conclusa ieri sera la prima edizione di “Nel Segno di Gemelli”, la rassegna teatrale del mercoledì che ha animato il Teatro Comunale di Catanzaro – nel centro del centro storico – e che ha celebrato, con affetto e memoria, la figura indimenticabile del maestro Nino Gemelli. Un percorso avviato lo scorso 19 febbraio che, spettacolo dopo spettacolo, ha riportato in vita il repertorio di un autore, attore e regista che ha saputo trasformare il dialetto in poesia e il palcoscenico in casa.

L’ultima serata è stata un’occasione per ricordare, sorridere e guardare avanti, con la consapevolezza che la cultura può costruire comunità e affetti autentici. “Il Teatro Comunale oggi è un punto fermo della città – ha dichiarato il direttore artistico, attore e regista Francesco Passafaro – e crediamo che Zio Nino, lì da qualche parte, sia felice di ciò che stiamo realizzando insieme”.

In scena, ieri sera, “Ricordi d’a ruga”, una delle due commedie inedite ritrovate tra le carte lasciate dal maestro Gemelli e custodite oggi da chi ne ha raccolto il testimone artistico. Un testo che era già pronto per andare in scena, completo addirittura della scenografia originale firmata da Giovanni Marziano, fedelmente riproposta. A dare volto e simpatia ai personaggi che hanno animato i due atti, con Francesco Passafaro: Elisa Condello, Francesca Guerra, Roberto Malta, Angelo Ambrosio, Sofia Caruso, Roberto Musolino, Emanuele Russo, Francesco Calvano, Mario Scozzafava.

Al termine della serata, un ringraziamento speciale Francesco Passafaro – affiancato sul palco dal socio Stefano Perricelli – lo ha voluto rivolgere alle famiglie Gemelli, di Pane e Pullano: “Ci siamo sentiti accolti meglio dei parenti, e questo legame di amicizia sincera è il cuore di tutto ciò che stiamo costruendo”. Applausi anche per il team organizzativo e per chi, dietro le quinte e sul palco, ha contribuito al successo della rassegna.

Nel corso della serata è stato distribuito agli abbonati il copione di “Ricordi d’a ruga”, arricchito da un glossario con parole rare del dialetto catanzarese, frutto di una ricerca linguistica che Nino Gemelli ha sempre portato avanti con passione. “Il dialetto è un patrimonio da non dimenticare – è stato detto dal palco – e dovremmo tornare a esserne orgogliosi, perché racconta la nostra storia e la nostra identità”.

Passafaro ha preannunciato che “Nel Segno di Gemelli” ritornerà per la seconda edizione. In scena ben due commedie inedite firmate da Nino Gemelli: “Usangu e Sangu”, scritta per essere rappresentata con la voce straordinaria di Pino Nichensi, e “Virus”, una storia ironica e attualissima sulla famiglia e i ruoli generazionali. In cartellone anche “Candida”“A vucca è da ricchizza” e, a dicembre, “Turuzzo e Luvigia – Società a responsabilità limitatissima”.

Il 4 maggio il Comunale festeggerà anche otto anni di attività con l’attrice Annalisa Insardà, in un evento speciale durante il quale saranno premiati gli spettatori dell’anno, come da tradizione.

“Il Teatro Comunale è un teatro privato, sì, ma è anche uno spazio di resistenza culturale, un luogo in cui si cresce insieme – ha concluso la direzione –. E se oggi possiamo guardare al futuro con fiducia, lo dobbiamo a voi, pubblico straordinario, che rendete possibile tutto questo”.

La cultura, qui, si serve con un sorriso. E con il cuore.

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