“Un’esperienza emozionante e a tratti commovente che ha dato vita al nostro Orfeo con il cuore calabrese“. Così Mario Tronco descrive l’opera inedita, frutto di una coproduzione di Fondazione Politeama e Conservatorio “P. I. Tchaikovsky”, che debutterà il prossimo 30 aprile sul palco del Teatro Politeama di Catanzaro nel segno della rivisitazione del celebre melodramma seicentesco di Claudio Monteverdi. “Io La Musica Sono“ è il titolo dello spettacolo, proposto nell’ambito della stagione lirico-sinfonica, che si distingue per l’elaborazione musicale e registica proposta da Mario Tronco, noto al grande pubblico come membro del gruppo Avion Travel e fondatore dell’Orchestra di Piazza Vittorio. In passato ha diretto e composto opere tra cui Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, Il giro del mondo in 80 minuti e la Carmen portate in scena dall’Orchestra in Festival e teatri nazionali e internazionali. Ora la sfida della rilettura dell’Orfeo di Monteverdi – a partire da un’idea di Nico Staiti, nata in seno al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna – caratterizzata da una concreta attualizzazione del paesaggio sonoro, attingendo ancora alla tradizione popolare sia nel canto polifonico che nell’utilizzo degli strumenti musicali popolari.
“Il Conservatorio Tchaikovsky rappresenta un’esperienza quasi unica nel panorama didattico italiano, per la varietà dei corsi di laurea“, racconta Tronco. “Io La Musica Sono è il frutto di laboratori tenuti con gli studenti dei vari dipartimenti del Conservatorio. Monteverdi è stato un eccellente terreno di incontro tra questi diversi percorsi di studio, giacché il compositore aveva messo insieme, nella sua opera, ambienti socialmente diversi e differenti elementi dei paesaggi sonori della sua epoca. Monteverdi ha scelto, consapevolmente e deliberatamente, di inserire nei propri organici degli strumenti suonati da musicisti estranei alla tradizione scritta della musica e alle cappelle di palazzo: trombettieri e tamburini militari, flauti dei pastori. Li ha impiegati per rappresentare, sul piano sonoro, mondi musicali contrastanti, che corrispondono a categorie diverse anche sul piano sociale: maschile e femminile, alto e basso, urbano e campestre, celeste e terreno“. Per il regista “organizzare sul piano compositivo e di direzione d’orchestra gli stimoli che provengono da questi meravigliosi musicisti di varia formazione, chiamati a confrontarsi su tre canovacci musicali della tradizione colta europea, ha avuto un’evidente ricaduta formativa: gli esecutori sono stati indotti a diventare autori delle musiche da loro interpretate“.
L’Orfeo nella sua duplice versione, quella originale di Monteverdi e la rilettura moderna di Tronco, saranno al centro di una guida all’ascolto in programma lunedì 28 aprile, alle ore 18.30, in occasione di una sessione di prove aperte al pubblico. I biglietti per lo spettacolo sono disponibili al link https://www.liveticket.it/politeamacatanzaro o telefonando al botteghino del teatro al numero 0961501818.