L’assegno in bianco firmato in Conferenza Stato-Regioni dal presidente Occhiuto riceve l’avallo dei rappresentanti locali, della maggioranza regionale e degli esponenti nazionali del centrodestra calabrese.
La sortita che il ministro Calderoli ha inteso fare proprio a Vibo Valentia segna un ulteriore punto di caduta per la tutela degli interessi del nostro territorio.
In questi mesi ampi settori della società sono intervenuti pubblicamente per esprimere il loro dissenso nei confronti di questo disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata, in particolare nella nostra Regione: dalle organizzazioni sindacali alle rappresentanze dell’impresa, dal mondo della scuola alla chiesa, dalle associazioni agli amministratori locali.
La mobilitazione registrata avrebbe suggerito quantomeno un momento di riflessione più attento e il coraggio di assumere una posizione severa a chi oggi ha importanti responsabilità di governo e di rappresentanza dei cittadini vibonesi e calabresi.
Un rapporto sano tra Stato e autonomie locali non può prescindere da un percorso concreto per riequilibrare le differenze territoriali, anzitutto individuando i livelli essenziali delle prestazioni da finanziare e le risorse aggiuntive necessarie per organizzare i servizi nelle aree in cui non esistono.
L’esatto contrario della proposta attualmente portata avanti dal Governo e dalla maggioranza di centrodestra.
Ribadiamo ancora una volta la nostra netta contrarietà a questo disegno di legge che non garantisce i diritti sociali e civili fondamentali, non promuove le ragioni della crescita e dello sviluppo, amplifica il divario tra le regioni.