Stefano Princi – UILTEMP – sulla nota vicenda degli assistenti educativi e alla comunicazione così dichiara: “Ho deciso di portare all’attenzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria e di tutti gli enti preposti la problematica di cui sono stato investito, quale Dirigente della Uiltemp, al fine di evidenziare a chiare lettere, ancora una volta, la violazione esplicita di ogni normativa inerente i contratti di lavoro atipici”.
“Difatti gli assistenti educativi e alla comunicazione – continua Princi – lavoratori precari con contratto a prestazione d’opera, nella forma non riconducibile ad alcun CCNL, sono facile bersaglio delle decisioni arbitrarie del datore di lavoro, nel caso di specie la Città Metropolitana di Reggio Calabria, che ha determinato un’abissale lesione dei loro diritti, con la unilaterale diminuzione del monte-ore lavorativo.
Ad oggi l’Ente è rimasto sordo alla richiesta avanzata dal Garante dell’Infanzia e ad ogni richiesta di tutela avanzata e caldeggiata dalla UILTEMP per una categoria di lavoratori, figli di un Dio minore, cui non viene riconosciuto alcun diritto (es. ferie, maternità, malattia), comportamento deprecabile e non condivisibile da un’organizzazione sindacale che si rispetti.
“Richiamiamo, pertanto, al dovere la Città Metropolitana di Reggio Calabria” conclude – Stefano Princi – “affinché adotti la tanto millantata soluzione alla problematica discussa al tavolo di confronto tenutosi alla fine del mese di gennaio, senza tergiversare oltre e tenuto conto che l’anno scolastico volge oramai al temine. È necessario, inoltre, che la risoluzione per tale categoria di lavoratori, “fantasma”, abbia carattere definitivo non potendosi tollerare in ambito pubblico l’adozione continuativa di tale forma contrattuale, priva di ogni di tutela e garanzia”.