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Castore in Commissione Affari Istituzionali, il presidente Marino: “Ci sarà la possibilità di riorganizzare territorialmente la presenza delle squadre di operai”

Proseguono i lavori della Seconda Commissione Affari Istituzionali, presieduta da Giuseppe Marino. È stata la volta dell’audizione di Domenico Mallamaci, Amministratore delegato della società in house Castore spl srl, per il Comune e della Città metropolitana di Reggio Calabria.

Castore ha per oggetto la produzione di servizi pubblici locali nell’ambito del livello di competenza degli enti controllanti. Le quote di partecipazione sono divise con il 51,03% al Comune e il restante 48.97% a Metrocity.

Una seduta partecipata, nel corso della quale si sono susseguiti interventi dei consiglieri comunali sia di maggioranza che minoranza.
Nel corso della commissione c’è stata la verifica da parte dei consiglieri della situazione finanziaria della società, dei servizi in essere, delle problematiche esistenti soprattutto nelle zone periferiche , attraverso il confronto e il dialogo con la società, si sono cercate delle soluzioni sia di natura finanziaria, attraverso un aumento delle risorse da impiegare, sia con la stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato e una riorganizzazione territoriale.
«C’è stato un focus sui 160 dipendenti della società, di cui 30 sono ancora a tempo determinato – ha chiarito Marino – si è individuata la soluzione per poterli stabilizzare nel tempo e quindi consentire una programmazione più serena delle attività lavorative. Nell’ambito di una fase riorganizzativa della società, una parte dei dipendenti è stata di recente trasferita a Sorical. Castore, un tempo gestiva tutti i servizi di manutenzione, adesso con il subentro di Enel X per l’illuminazione e Sorical per l’idrico, si potrà concentrare sulla manutenzione stradale e del verde pubblico, oltre che dei beni immobili del Comune, quindi scuole, uffici comunali».
Il focus ha riguardato inoltre l’attività finanziaria della società con i sei milioni di euro l’anno di cui però, al netto della imposta, solo di 4,8 milioni veramente disponibili.
«Da qui la necessità, per la successiva programmazione finanziaria – ha aggiunto il presidente della Commissione – di aumentare la dotazione per arrivare a sette milioni per poter dare tranquillità. Come consiglio comunale ci siamo impegnati nei confronti della società. Inoltre, per il futuro, si è discusso della possibilità di riorganizzare territorialmente la presenza delle squadre di operai rispetto a quella che sarà la suddivisione in cinque circoscrizioni a cui stiamo lavorando, in modo che ciascuna possa avere la squadra di riferimento e si possano dare risposte più immediate e i cittadini possano avvertire una presenza più efficiente sul territorio».
«È stata una riunione molto positiva – ha concluso Marino – dalla quale usciamo con le idee molto più chiare e con una prospettiva nuova di impegno ed un percorso sicuramente che ci fa ben sperare per la città».
«Ringrazio il consigliere Marino che, come presidente della Commissione mi ha dato la possibilità di rappresentare le problematiche della società Castore – ha specificato Mallamaci – i consiglieri, coi loro interventi, hanno puntualizzato tanti aspetti, che serviranno a migliorare le performance della società. Ci stiamo approcciando a nuovi servizi che non siano solo legati al Comune di Reggio, ma anche alla Città Metropolitana. Ci verrà affidata in questi giorni l’attività di gestione e manutenzione delle strade provinciali. Ringrazio i dipendenti di Castore che, con grande senso di responsabilità, continuano a fare il loro lavoro al servizio della città e per questo ringrazio anche il sindaco Falcomatà e l’assessore alle Partecipate Battaglia che, con grande attenzione, seguono Castore, attenzioni che ci consentono di guardare al futuro con serenità. Uno dei problemi più seri è quello di dare seguito all’assunzione di 30 persone che hanno il contratto a tempo determinato, speriamo da qui a fine anno che questi lavoratori escano dalle secche della precarietà e abbiano riconosciuto un loro diritto: quello di lavorare a tempo indeterminato grazie a quello che hanno dimostrato in questi anni».
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