“Sembra una vicenda Kafkiana, ma purtroppo non lo è.
Lo Stato ha pignorato se stesso vincolando, di fatto, l’unico conto corrente in uso all’Ufficio Esecuzioni del Tribunale di Palmi e bloccando l’espletamento di tutte le attività istituzionali degli Ufficiali Giudiziari”.
A dichiararlo è Patrizia Foti – Segretario Generale Territoriale della UILPA di Reggio Calabria.
“La vicenda – prosegue Foti – riguarda un presunto debito imputato all’Ufficio Esecuzioni di Palmi, ma riconducibile a un soggetto terzo che nulla ha a che fare con l’ufficio in questione.
In pratica un errore a carico dell’UNEP e perseguito dall’Agenzia delle Entrate Riscossione su richiesta dell’INPS di Reggio Calabria.
Vani gli incontri, gli inviti, gli esposti e le richieste a tutti gli enti coinvolti, al fine di ottenere l’annullamento dell’atto esecutivo formalizzato che, tra l’altro, è stato conseguenza di gravissimi disservizi con il blocco totale delle attività giudiziarie penali, civili ed amministrative.
Ulteriore nocumento è patito anche dai lavoratori dell’ufficio, privati delle competenze stipendiali che confluiscono proprio sul rapporto bancario oggetto di pignoramento.
Insomma, lo Stato che si AUTOPIGNORA e impedisce a un suo ufficio anche il pagamento delle tasse che dovrebbero essere versate con cadenza mensile.
Nonostante le continue interlocuzioni – denuncia Foti – registriamo purtroppo il nulla di fatto visto che sia la Direzione Regionale che quella Nazionale Inps, a oggi, non hanno inteso correggere l’errore e annullare l’avventato provvedimento, in modo da porre riparo ai gravissimi danni procurati all’Ufficio UNEP di Palmi.
Il provvedimento irregolare ha di fatto delegittimato i lavoratori dell’ufficio esecuzioni che, quotidianamente operano in un territorio difficile e con un particolare tessuto sociale, tanto da essere costretti ad adire le vie legali a proprie spese al fine di tutelare la loro immagine e confermare la loro estraneità ai fatti.
Come sindacato abbiamo atteso fiduciosi una risoluzione bonaria della faccenda senza però trovare riscontro positivo nelle istituzioni.
Per questo motivo – conclude Foti – metteremo in campo tutte quelle azioni necessarie a tutelare i lavoratori per il rispetto della loro dignità e dei loro diritti”.