“La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla” - Gabriel Garcia Marquez
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Caso Giunta a Reggio Calabria, Marco Rizzo duro: “Una politica che è solo mercanteggiare prebende personali”

“In 50 anni di vita politica ho imparato a conoscere bene questo mondo, quello che sta accadendo in questi giorni a Reggio Calabria francamente non lo avevo mai visto, non lo avevo visto nella sua intensità della miseria della Politica, del’ipocrisia della Politica, di una Politica che è talmente lontana dalle persone che appare difficile poter raccontare.
Giunte che non nascono o nascono monche, assessorati che si mercanteggiano, consiglieri che transitano, dichiarazioni che non corrispondono al vero.

Non ce l’ho con nessuno in particolare, non ce l’ho col sindaco Falcomatà, non ce l´ho con la cosiddetta destra né con la cosiddetta sinistra, ma vedo un qualcosa che non c´entra nulla con la Politica, è il sintomo di un disastro generale rispetto ai temi fondamentali che una città del Mezzogiorno dovrebbe affrontare, una città bella splendida come Reggio Calabria dovrebbe affrontare: la questione meridionale, la questione dell sviluppo, la questione del lavoro, la questione dei diritti, la salute, l’emigrazione, la questione di azioni che dovrebbero cambiare le condizioni di vita a Reggio Calabria, e invece no, si continua si perpetua un agire riproponendo vecchi errori del passato, dando maggior peso alle poltrone, agli emolumenti, dal 1 gennaio quello di consigliere arriva a 3.400 euro lordi, quello degli assessori sfiora i 10.000. Questo è ciò che sta accadendo di fatto oggi a Reggio Calabria, il mercanteggiare prebende personali ed i cittadini sono schifati.

La Politica dovrebbe avere un altro livello. Noi di DSP ci permettiamo di criticare fermamente questo modo di fare politica perché non si potrebbe nemmeno usare questo nome rispetto a quello che siamo costretti ad assistere.

Basta! Basta! Vergognatevi! Tutti”.

Lo afferma, in una nota, Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana Popolare.

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