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Aeroporto di Reggio Calabria, Falcomatà: “Regione e Sacal vogliono chiuderlo? Non staremo a guardare”

“Se la strategia di Sacal e Regione è quella di prosciugarlo progressivamente per poi chiuderlo, a questo punto lo dicano chiaramente! Reggio non resterà di certo a guardare”. Così il sindaco sospeso di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, in un post pubblicato sui propri canali social.

Il primo cittadino, attualmente fuori da Palazzo San Giorgio, è intervenuto sull’argomento che ciclicamente torna a fare capolino nel dibattito pubblico: il futuro dell’aeroporto dello Stretto. L’infrastruttura infatti stenta a prendere la via del rilancio. Recentemente, i bandi per incrementare l’offerta del “Tito Minniti” sono andati deserti e il sindaco facente funzione Paolo Brunetti ha parlato, in Consiglio comunale, di “volontà politica” tesa a penalizzare lo scalo locale. Il Movimento 5 Stelle è tornato ieri a proporre la costruzione di un nuovo aeroporto, capace di superare definitivamente le limitazioni che gravano invece sull’aeroporto dello Stretto. Oggi, invece, è stata la volta di Falcomatà, che in un post intitolato “volano frottole”, ha lanciato dure critiche nei confronti della Regione e della società di gestione dei tre aeroporti calabresi.
“Mentre la politica regionale si spertica in raffiche di comunicati entusiasti delle nomine leghiste nel Consiglio di Amministrazione della Società Stretto di Messina, il Governatore della Calabria sciorina dichiarazioni di giubilo sulla presenza in Calabria di RyanAir. Peccato però che RyanAir non volerà su Reggio.
Nonostante promesse trionfanti, emendamenti, fantomatici stanziamenti, progetti, presentazioni, conferenze stampa, disegnini, comunicati e post social… l’aeroporto è ancora lì, e non dà segnali di vita. Senza che nessuno alla Regione Calabria – conclude – si senta neanche in dovere di spiegare, ad esempio, come mai i bandi annunciati siano andati deserti!”.
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