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ANCADIC: “Inquinamento acustico su Lazzaro, tempi lunghi del Ministero ed enti pubblici interessati non risolvono il problema”

“Scrivo facendo seguito alle rilevazioni fonometriche eseguite in data 7 ottobre 2019 dall’ARPACAL – Dipartimento di Reggio Calabria Servizio Radiazioni/Rumore in una zona di Lazzaro ove transita la Ss 106, trasmessa dall’ANCADIC alle competenti istituzioni il 9 ottobre 2019 per invitare l’Ente competente, in questo tratto di strada il Comune di Motta San Giovanni, ad adottare gli interventi di specifica competenza per eliminare l’inquinamento acustico che crea grave disturbo alla popolazione, soprattutto in estate e in particolare di notte.

L’ANAS per quanto di sua competenza con pec del 2 novembre 2017 ci ha comunicato di essere in attesa delle concertazioni e l’approvazione del Piano depositato e la conseguente erogazione dei finanziamenti per procedere alle progettazioni esecutive e alla esecuzione degli interventi di risanamento, che saranno programmati con una graduatoria di merito stabilita secondo i dettami normativi.

In sintesi, dalla lettera dell’ANAS del 2 novembre 2017 apprendiamo che il Comune di Motta San Giovanni a quella data non avrebbe approvato il Piano trasmesso dall’ANAS in data 2 ottobre 2013 comprensivo di concessione edilizia e quindi la stessa Azienda non avrebbe potuto inserire questi interventi nel Piano nazionale di finanziamenti. Se così fosse cosa molto grave.

Per quanto sopra esposto si invita l’Ente competente a rimuovere con immediatezza l’inquinamento acustico resistente nella località in trattazione e si chiede di voler far conoscere l’esito della Conferenza Unificata la cui prima riunione tecnica si è svolta in data 28 maggio 2019 notiziandoci sui finanziamenti richiesti e ottenuti per tale intervento.

Dalla disamina della documentazione pervenuta dall’ANAS all’ANCADIC riscontriamo altresì la comunicazione del 15.11.2019 del Ministero dell’Ambiente e

della Tutela del Territorio e del Mare ex Direzione Generale per i rifiuti e l’inquinamento – Divisione IV inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico

nella quale tra l’altro leggiamo che:” dall’istruttoria svolta dalla scrivente risulta che il Piano degli interventi di contenimento dell’ abbattimento del rumore di ANAS S.p.A presentato al Ministero dell’Ambiente nel 2007 ed attualmente in corso di approvazione in sede di conferenza Unificata, è stata individuata un’area di intervento denominata AI180234, che comprende anche il ricettore sensibile in questione. L’intervento previsto è particolarmente complesso in quanto si estende dal km. 16+198 al km. 19+103 e consiste nella stesa di una pavimentazione a bassa emissione acustica per una lunghezza di oltre 2.800 m, di barriere antirumore per una lunghezza complessiva di 672 m con altezza variabile dai 2 ai 5 m, da due coppie di limitatori di velocità (autovelox) e da diversi interventi diretti sui ricettori, tra i quali la scuola in oggetto (scuola elementare D.Cuzzupoli via Stazione), per la quale il Gestore riferisce che, in sede di progettazione esecutiva, valuterà la soluzione più idonea”. Quindi da quanto si legge in questa comunicazione il Piano di contenimento antirumore è stato redatto nel 2007 quindi 16 anni orsono. Chi paga i danni ai cittadini l’ANAS o il Comune?

Visto gli anni infruttuosamente trascorsi, giova ripetere che:” mentre il medico studia il malato se ne va.

Così in una nota Vincenzo CREA, referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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