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Villa San Giovanni, “Italia dei Valori”: “Il consiglio comunale e l’amministrazione attribuiscano dignità alla città e restituiscano al mittente la proposta dell’Autorità Portuale”

“La città di Villa San Giovanni merita un’attenzione maggiore e diversa da quella riservata dall’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ed il Consiglio Comunale e il Sindaco hanno l’obbligo, non solo morale ma che deriva loro dalla legge e dallo Statuto, di difenderne la dignità.

Così come ha rivendicato la sindaca, quando la Regione Calabria, RFI e AsPS avevano stipulato l’accordo sulla Stazione FS di Villa San Giovanni, a maggior ragione i vertici comunali devono richiamare tutte le Istituzioni ad una maggiore attenzione nei confronti di un Ente Locale di rango Costituzionale.

Apprezziamo l’avviso pubblico dell’Amministrazione Comunale di presentare le osservazioni e le proposte, rivolto ai singoli ed alle aggregazioni sociali, pubblicato il 23 agosto scorso e già con tempi ristrettissimi ma non condividiamo assolutamente la mancanza di trasparenza nell’invio di documentazione aggiuntiva, peraltro senza alcun numero di protocollo, effettuata il 26 successivo, priva di date e di ogni elemento in grado di valutarne la portata, senza che l’Amministrazione abbia imposto una posticipazione del termine ultimo di presentazione di documenti a corredo”. Così si legge in una nota diramata da Antonio Morabito, reponsabile cittadino “Italia dei Valori”.

“E’ inconcepibile, dunque, – prosegue la nota – il livello di rispetto riservato alla città, da un’Autorità Portuale che infischiandosene di una legge che intendeva attribuire ai Comuni il compito di governare lo sviluppo delle aree portuali, detta modi e tempi strettissimi su un “pacchetto” predefinito che non tiene conto della trentennale decisione di questa città, di spostare a sud l’intera portualità. Con la minaccia della perdita di finanziamenti del PNRR e del MIT.

A parte l’importanza intrinseca dell’avviso pubblico a produrre osservazioni e proposte, su una scelta così importante e delicata qual è il futuro delle aree portuali e l’assurdità di aumentare il carico urbanistico nel cuore della città, tutte le note a corredo dell’avviso pubblico sono deficitarie di documentazione e dettagli che sono essenziali per poter esprimere una valutazione che rivesta i canoni della serietà.

Se ciò da solo non fosse sufficiente a restituire al mittente la documentazione inviata, rileva la mancanza degli obiettivi strategici che s’intendono raggiungere, sulla base dei quali poter esprimere le osservazioni richieste e proporre, eventualmente, soluzioni alternative.

Su questo l’Amministrazione Comunale non può continuare a giocare sull’equivoco, per non smentire il lavoro “autorizzato in zona cesarini” da due soli ex Consiglieri Comunali che alle ultime elezioni l’hanno sostenuta, senza esprimere alcun giudizio di valore su quella che è l’idea e lo scenario voluto dalla nuova maggioranza.

A nulla, infatti, rileva che la stessa maggioranza non abbia presentato un’idea amministrativa agli elettori, poiché oggi è chiamata a doversi misurare con problemi molto più imponenti della semplice pulizia delle spiagge e che attengono al futuro di questa città in termini di qualità della vita, di ambiente e sviluppo, di un orizzonte temporale di medio lungo periodo.

Ora non è più tempo di avventure e di esercizi, – conclude Morabito – né filosofici né di pratica amministrativa: operazioni di questo tenore necessitano di tempi, di dati, di scenari, di obiettivi, di documenti e personalità tali che si scontrano con il cappio delle date imposte da un Ente Pubblico di secondo/terzo livello qual è l’Autorità di sistema Portuale dello Stretto, specie di fronte ai vincoli preventivi posti dal MIT e dall’UE”.

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