«La morte di decine di persone tra cui anche tanti bambini e neonati ci lascia nello sconcerto più totale e, allo stesso tempo, ci invita a non rimanere inermi davanti a quanto accaduto».
Lo dichiara Giovanni Papasso a nome di tutti i sindaci dei Comuni di Anci Calabria in qualità di presidente facente funzioni e delegato dal Consiglio Regionale Anci a traghettare l’associazione all’assemblea congressuale regionale convocata per il prossimo 31 marzo.
I fatti risalgono alle prime luci dell’alba di questa mattina quando un’imbarcazione in legno con oltre duecento migranti ammassati a bordo è naufragata a causa delle cattive condizioni del mare in località Steccato di Cutro in provincia di Crotone.
«Esprimiamo innanzitutto – afferma Papasso – solidarietà e affetto nei confronti delle famiglie protagoniste di queste immane tragedia. L’Anci non manca mai di rispondere “presente” ogni volta che si rende necessario uno impegno straordinario mettendo a disposizione le proprie comunità. Lo abbiamo fatto in passato e continueremo a farlo per il futuro».
«Come Anci, già a livello nazionale – rimarca ancora il sindaco di Cassano – avevamo sottolineato come il tema delle rotte fosse un aspetto particolarmente complesso da tenere in considerazione nelle politiche di governance del fenomeno. Non ci interessa fare polemica perché quando succedono eventi del genere bisogna solo lavorare per evitare che accadano di nuovo, ma il tragico episodio di stamattina rilancia con prepotenza la questione mai sopita della discussione sulla gestione dei flussi migratori e della pericolosità delle rotte. Un dibattito che deve riguardare sia il Governo Italiano sia, soprattutto, l’Europa perché eventi drammatici come questi succedono quando di sceglie di non intervenire con decisione».
«In questa triste giornata – chiude Papasso – il pensiero di noi Sindaci va, in particolare, ai tanti bambini in cammino costretti a cercare altrove il proprio futuro e dove, invece, spesso trovano la morte proprio perché costretti ad affrontare, come stavolta, rotte sempre più pericolose».