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Cosenza, il Circolo dell’Area Urbana di Sinistra Italiana interviene sulla mobilità sostenibile e chiede un confronto tra cittadini e istituzioni

“A meno di tre mesi dalle dichiarazioni provenienti da Palazzo dei Bruzi con le quali si
rimarcava il mancato investimento nella metrotranvia da parte della precedente
amministrazione, in assenza di trasporto pubblico locale in ferro e gomma, e si evidenziava
la mancata integrazione della ciclopolitana in un piano urbano globale di mobilità sostenibile
(PUMS), necessario anche per accedere ai finanziamenti per la realizzazione di progetti
inseriti nel programma della giunta Caruso – le zone 30, le corsie preferenziali per bici e bus
e i sensi unici eccetto bici- sostenendo di non essere disponibili a perdere un solo metro di
piste ciclabili a Cosenza e richiamando, tra le proposte per la nuova agenda urbana, la casa
dei rider con annessa ciclofficina come suggerito dalla Fiab Cosenza ciclabile, è
incomprensibile assistere alla demolizione della pista ciclabile di via Sertorio Quattromani,
iniziata il 27 agosto con
cantiere segnalato in modo insufficiente e senza alcuna condivisione con la cittadinanza in
merito alle valutazioni a monte della decisione assunta.
Le domande formulate da FIAB CSC sono rimaste senza risposta ed è lecito interrogarsi
sull’arbitrarietà di un intervento incoerente in costante assenza di alcun piano di mobilità e di
studi progettuali condivisi.
Riteniamo, pertanto, fondamentale elaborare un Piano di Mobilità Ciclistica (PMC) che
preveda obiettivi chiari e misurabili per l’integrazione delle reti ciclabili di Cosenza e Rende.
Questo piano dovrebbe:
Garantire la continuità della rete: Eliminare disconnessioni pericolose, come lo snodo tra via
Quattromani e via Matteotti, e creare una rete ciclabile coerente e sicura.
Favorire l’intermodalità: Connettere le piste ciclabili con le stazioni ferroviarie e le fermate dei
bus, dotando i mezzi pubblici di portabiciclette sia interni che esterni.
Promuovere il trasporto pubblico extraurbano: Imporre l’obbligo di portabiciclette su tutti i
mezzi che raggiungono l’area urbana, come suggerito da diverse ricerche sulla mobilità
sostenibile (es. Velo-city 2021 Lisboa).
Promuovere la sicurezza delle piste ciclabili esistenti: È necessario valutare attentamente la
sicurezza delle piste ciclabili esistenti, prestando particolare attenzione alla presenza di
elementi pericolosi come i guardrail. È impensabile progettare piste ciclabili con elementi
che possano causare lesioni ai ciclisti, vedi guardrail che proteggono le auto e hanno i bordi
taglienti verso i ciclisti.
Valutare l’istituzione di Zone 30: L’introduzione di zone a traffico limitato a 30 km/h è
fondamentale per migliorare la sicurezza stradale, in particolare per pedoni e ciclisti. Come
sostenuto da numerosi studi scientifici, la riduzione della velocità diminuisce
significativamente il rischio di incidenti gravi e mortali. A tal proposito, è opportuno
sottolineare che le posizioni del Ministro dei Trasporti non sono sempre allineate con le
evidenze scientifiche.

Progettare infrastrutture per il parcheggio delle biciclette: La realizzazione di parcheggi bici
sicuri e con agganci anti-rapina è essenziale per incentivare l’uso della bicicletta. È
necessario installare rastrelliere in prossimità di scuole, piazze, parchi pubblici e altri luoghi
di interesse.
Garantire la partecipazione dei cittadini:
Abbiamo la fortuna di avere l’associazionismo organizzato in città: la FIAB deve essere
coinvolta in ogni attività di programmazione e progettazione in merito alla ciclabilità.
Sarebbe opportuno, altresì, integrare le piste ciclabili con i percorsi turistici esistenti,
valorizzando il territorio e promuovendo il cicloturismo (ciclabile del Crati), ma ancor prima
garantire la sicurezza delle piste ciclabili, potenziando l’illuminazione pubblica, in particolare
nelle zone periferiche e intervenendo con tempestività in caso di segnalazioni verificate di
potenziali situazioni di rischio per l’incolumità delle persone.
Chiediamo, pertanto, un confronto sul tema della mobilità sostenibile alle Associazioni sul
territorio ed alle Istituzioni coinvolte.

Così in una nota il Circolo Area Urbana Sinistra Italiana Cosenza.

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