Il rilancio del Sud può partire dai borghi? Si. Ne sono convinti diversi sindaci ed amministratori che, ieri sera, sono stati accolti dal loro collega di Aprigliano Alessandro Porco. Rarissimo trovare ben 11 amministratori fare “squadra” e presenziare, tutti insieme, per ragionare a voce alta di futuro e prospettive. Eppure, ad Aprigliano, grazie all’iniziativa politica della lista “Aprigliano Presente&futuro”, si è riusciti pienamente nell’intento di discutere ed approfondire punti di “incontro” tra i territori. Seppur diversi e forse lontani tra loro. Non una classica iniziativa istituzionale ma la seria convinzione che, insieme, si può cooperare, fare, progettare, realizzare. Da diverse angolazioni e, per una volta, senza colori politici. Alessandro Porco ha chiamato a raccolta sindaci e amici di Castrolibero, Cerisano, Casali del Manco, Mangone, Piane Crati, Pedivigliano, Cleto, Aiello, Celico, Dipignano e perfino Mormanno.
“Nel cuore pulsante del Sud Italia, una nuova visione sta prendendo forma, portando una ventata di speranza e rinnovamento”, si è detto. Aprigliano, un piccolo comune calabrese, si erge come simbolo di questa rinascita, guidato dal candidato a sindaco Alessandro Porco e sostenuto da una coalizione di sindaci determinati a invertire la tendenza dello spopolamento e della stagnazione economica che ha a lungo afflitto i borghi della regione. Con l’annuncio di una zona economica speciale dedicata ai borghi, Porco ha delineato un futuro in cui le piccole comunità possono prosperare, sfruttando al meglio le loro risorse uniche e il patrimonio culturale. Questa proposta ambiziosa mira a stabilizzare i tirocinanti e a promuovere lo sviluppo urbanistico, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità e l’innovazione.
Il Piano Nazionale Borghi, supportato dal Pnrr, è un altro pilastro fondamentale di questa rinascita, con un investimento di oltre 1 miliardo di euro destinato al recupero e alla valorizzazione di 271 borghi italiani. Questo piano, secondo gli amministratori presenti ad Aprigliano, non solo mira a preservare il patrimonio culturale, ma anche a rivitalizzare l’economia locale, creando nuove opportunità di lavoro e contrastando lo spopolamento.
La strategia di rilancio non si ferma qui. L’artigianato, il turismo e l’edilizia alberghiera sono settori chiave che possono trarre beneficio da un approccio innovativo e sostenibile, contribuendo a colmare il divario tra il Mezzogiorno e il resto d’Italia. “È tempo di cambiare rotta, valorizzando ciò che funziona e incentivando le piccole imprese che sono il motore di questa trasformazione”, hanno rimarcato Porco e sindaci.
In conclusione, il rilancio del Sud e dei suoi borghi non è più un sogno lontano. Con il coraggio e la determinazione dei nuovi, giovani, amministratori e il sostegno di iniziative come il Piano Nazionale Borghi, il Sud Italia è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, uno in cui i borghi non sono più luoghi dimenticati, ma gioielli che brillano di potenziale e possibilità.