“Diciamo si alla città unica di Cosenza – Rende e Castrolibero perché riteniamo che, sulla base della normativa nazionale, le opportunità di crescita per il territorio sarebbero rilevanti ma soprattutto crediamo che la realizzazione di un unico comprensorio rappresenterebbe l’occasione per rilanciare una provincia che copre oltre il 40% della popolazione calabrese.
Un tema che non deve sfuggire è la spoliazione demografica che si è registrata nei decenni in Calabria e a Cosenza in particolare.
La presenza di una grande Università può essere il collante sociale e culturale per garantire un futuro diverso alle nuove generazioni.
L’idea dell’Unione dei Comuni non ha prodotto, invece, risultati positivi laddove è stata applicata.
Al mondo della sinistra ricordiamo che, da Rossano – Corigliano a Casali del Manco, sono state realizzate fusioni molto meno omogenee.
Naturalmente sarà la sovranità popolare, attraverso il referendum, a validare o meno il progetto di legge regionale, che è stato seguito con attenzione e condotto con equilibrio e senso istituzionale”.
Lo si legge in una nota del circolo di Cosenza dell’associazione Nazione Futura.