Il sipario del teatro Rendano sta per riaprirsi sull’ultimo lavoro delle Officine teatrali telesiane, realtà ormai di successo dello storico Liceo che da diversi anni porta nel teatro di tradizione i classici greci all’attenzione del grande pubblico.
Si va in scena il 18 maggio, alle ore 21.00 con: “Ifigenia da Aulide a Tauride”, opera rivisitata dall’efficace firma d’autore del regista Prof. Antonello Lombardo, che racchiude in una sintesi le due tragedie di Euripide, dedicate, appunto, alla celeberrima figlia del sovrano Agamennone.
Performance impressionanti quelle a cui gli studenti del Telesio, diretti dal geniale Lombardo, ci hanno abituato. Una presenza scenica e maturità interpretativa che presuppongono un lungo lavoro laboratoriale, attraverso cui rendere i giovani attori consapevoli e partecipi del progetto artistico. Dalle audizioni, attraverso cui dare possibilità a più studenti di attingere ad un tale proficuo percorso formativo, alla realizzazione delle scenografie, alle prove per l’assegnazione delle singole parti. “Tanto impegno e tempo in pomeridiana bene investito- ha evidenziato Lombardo- se si pensa al teatro come ad uno strumento di comunicazione libero da barriere sociali e mentali, regolatore di conflitti e tensioni, di socializzazione delle esperienze e di condivisione di obiettivi”.
Integrarsi seppure nella diversità per scoprire il senso di sé stessi attraverso l’attività motoria, mnemonica, verbale, emozionale.
Va da sé che la scelta di “attenzionare” la storiografia mitologica greca, secondo la tradizione bene avviata con le “Baccanti” di Euripide nel 2015, per un Liceo Classico diviene un momento di studio e di approfondimento.
“Ci piace pensare alla città di Cosenza come ad un’ideale “Siracusa bruzia” –ha dichiarato il Dirigente del Liceo Antonio Iaconianni- la nostra realtà – ha proseguito- è certamente espressione di un patrimonio senza tempo che va riscoperto e valorizzato”.
Operazione che sembra avere avuto ampio riscontro se si pensa al numero di repliche richieste ad esempio per l’“Antigone” cui è spettato il compito di superare l’empasse rappresentata dal periodo di pandemia.
Già prese d’assalto le prevendite per acquistare il biglietto e seguire le tragiche vicende di Ifigenia, divenuta nel tempo l’icona del sacrificio, l’eroina che ha ispirato nei secoli numerose reinterpretazioni letterarie e teatrali.
Le due tragedie euripidee, fuse nella rappresentazione proposta, hanno consentito di porre in evidenza temi di indiscutibile valore universale e di drammatica attualità, quali: i legami familiari, il dramma del sacrificio, lo spettro della violenza e della guerra, il rapporto con la sfera religiosa, la condizione della donna, dello straniero e dei vinti.
31 persone sul palco, scenografie imponenti, per non parlare di costumi, disegno luci e quant’altro contribuirà al rivivere di un mito!
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