«Il ritrovamento archeologico del giugno scorso nella frazione di Cantinella, precisamente a Favella della Corte ci riempie d’orgoglio e conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che in quell’area insiste una stratificazione antropologica e storica millenaria testimoniata da un insediamento neolitico tra i più antichi d’Europa, e dalla necropoli sibarita, con sepolture che rivelano come la pratica del rito orfico fosse molto diffusa in area sibarita. Nella tomba, a corredo del feretro, sono stati rinvenuti oltre ai resti umani, oggetti tra cui un “biberon” e frammenti aurei accartocciati, delle “laminette orfiche”, risalenti al IV-V secolo a.C. Le “laminette” ritrovate non sono certo le prime, altre cinque “laminette”, provenienti dalla stessa area che riferisce di Thurii, sono oggi custodite presso il Museo Nazionale Archeologico di Napoli. È evidente che siamo di fronte ancora una volta a ritrovamenti e reperti di grande valore archeologico. Bene ha fatto la direzione regionale, nella persona di Filippo Demma direttore del Museo di Sibari, in collaborazione con la Soprintendente Abap di Cosenza, Paola Aurino a rendere fruibile il ritrovamento con delle giornate museali ad hoc aperte al pubblico. Ogni reperto che si riporta alla luce è un mondo di informazioni che ha superato secoli, millenni, giungendo fino a noi per raccontarci la Storia». È quanto dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pasqualina Straface.
«In qualità di Presidente della terza Commissione regionale alla Sanità con delega alle attività sociali, culturali e formative, plaudo a manifestazioni che richiamano l’attenzione su un ambito così complesso qual è quello museale dove le risorse non sempre sono adeguate al mantenimento di tali presidi culturali. In essi è custodito un patrimonio inestimabile com’è quello dell’antica Sibari, che dobbiamo valorizzare attraverso l’interazione istituzionale, incentivando l’interesse culturale e turistico con attività promozionali che vanno sostenute anche per offrire una maggiore fruibilità non solo al turista, allo studioso, allo studente e quindi alle scuole della vasta area sibarita, ma soprattutto occorre rendere tali percorsi accessibili alle persone disabili ed a quelle con fragilità. La frazione di Cantinella, ed in particolar modo Favella della Corte, alla luce di quanto finora emerso – conclude Pasqualina Straface – rappresenta un’area di notevole rilevanza archeologica e deve essere valorizzata come merita con percorsi tematici e museali che siano fruibili al pubblico e riconosciuti quali siti integrati del Parco e Museo archeologico di Sibari. In prossimità delle prossime commissioni mi farò promotrice di un progetto Regionale da condividere con l’Ente comunale, le Istituzioni museali, la Soprintendenza Abap di Cosenza al fine di un’offerta museale che includa i siti coriglianesi finora rilevati».