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Inchiesta su Aterp Catanzaro: chiesto processo per 22 funzionari e politici accusati di mercimonio di case popolari

La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 22 persone coinvolte nell’inchiesta su un presunto mercimonio di case popolari da parte di funzionari dell’Aterp di Catanzaro e di alcuni esponenti politici. Perno del “sistema Aterp”, secondo l’ipotesi dell’accusa, sarebbero stati il consigliere comunale Sergio Costanzo, di Forza Italia, “con la funzione di raccordo tra cittadini che intendono aggirare o agevolare le proprie posizioni alloggiative ed i dipendenti dell’Aterp di Catanzaro”, l’ex dirigente dell’ufficio Patrimonio dell’agenzia, Vincenzo Celi, presunto «promotore, organizzatore, con il compito di dirigere e coordinare le attività dei singoli sodali, individuando alloggi liberi da allocare illecitamente e suggerendo di volta in volta modalità solo apparentemente legittime, quali la procedura di ampliamento del nucleo familiare o di cambio alloggio o, talvolta, proponendo l’occupazione di alloggi liberi per poi chiederne successivamente la regolarizzazione»; Gianluca Bevilacqua, assegnato all’ufficio gestione inquilinato, considerato il braccio operativo di Celi e Costanzo, accusato di avere omesso “le doverose comunicazioni al Comune di Catanzaro in occasione dei rilasci di immobili da parte degli assegnatari, curando le pratiche segnalate da Costanzo di voltura del contratto di locazione pur in assenza dei presupposti”; Domenico Albino, funzionario dirigente dell’ufficio Patrimonio ed inquilinato, accusato di avere “preso parte all’illegale sistema di assegnazioni parallela e illecita, curando anche in questo caso le pratiche segnalate da Costanzo”; Concetta Raffa, assegnata all’ufficio personale, “col ruolo di partecipe e con compiti di redigere atti ideologicamente falsi, come l’autorizzazione all’ampliamento del nucleo familiare in carenza totale dei presupposti”.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore Salvatore Curcio, dall’aggiunto Giulia Pantano e dai sostituti Saverio Sapia e Stefania Caldarelli, riguarda anche l’assegnazione illecita di alloggi popolari in cambio di voti chiesti dal consigliere Costanzo in favore di due candidati alle Europee del 2024 appartenenti al suo stesso partito.

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