La straordinaria partecipazione da parte delle istituzioni dello Stato, delle associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale, al convegno “Coraggio e Legalità – Istituzioni e Imprese insieme contro la ‘ndrangheta” ha dimostrato l’interesse e l’attenzione verso un tema cruciale per lo sviluppo economico della Calabria. “La nutrita platea dei partecipanti ha confermato che solo attraverso una reazione compatta delle forze sane della società, è possibile tenere lontani gli appetiti criminali dagli investimenti strategici che stanno interessando la Regione Calabria sotto forma di grandi opere infrastrutturali e rilancio del tessuto imprenditoriale”, commenta Antonio Montuoro, segretario della commissione consiliare anti ‘ndrangheta, promotore dell’iniziativa condivisa anche da Pietro Molinaro, presidente dello stesso organismo, dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro-Crotone-Vibo, Pietro Falbo, e dal presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara.
“E’ stato un momento prezioso nel percorso già tracciato sul fronte della prevenzione e del contrasto alle infiltrazioni mafiose nel tessuto socio-economico”, ha evidenziato Montuoro. “La presenza del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, del Prefetto Castrese De Rosa, del Questore Giuseppe Linares, del Procuratore Capo della DDA Salvatore Maria Curcio, del sottosegretario Wanda Ferro, oltre dei vertici della Camera di Commercio e di Unindustria Calabria, è il segnale chiaro che le istituzioni non vogliono lasciare soli gli imprenditori che, con coraggio, continuano ad investire nel nostro territorio e ai quali bisogna assicurare tutela e strumenti contro il racket e le estorsioni. Un sincero ringraziamento, in tal senso, va anche al Generale Riccardo Sciuto, comandante della Legione Calabria, agli Ufficiali della Guardia di finanza, ai rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, alle associazioni di categoria e agli imprenditori presenti al dibattito”.
Il dibattito ha preso spunto dalle recenti inchieste della DIA che hanno smascherato le infiltrazioni della ‘Ndrangheta negli appalti pubblici, come il caso del Terzo Megalotto della SS106, ribadendo l’urgenza di strumenti di contrasto sempre più efficaci. “Un punto di partenza importante è stato il protocollo siglato tra la Regione Calabria e la DIA – ha aggiunto Montuoro -, iniziativa nata da una proposta che ho sostenuto fortemente già nel 2023 e che ha visto un’evoluzione e una crescita fino al nuovo protocollo analizzato ieri dal responsabile Legalità e sicurezza della Regione Calabria, Antonella Sette. Gli imprenditori devono sentirsi tutelati e supportati dallo Stato, se vogliamo spezzare il sistema di paura e oppressione imposto dalla ‘ndrangheta. Per tali ragioni serve una sinergia tra imprese, istituzioni e forze dell’ordine per creare un ambiente in cui chi denuncia non si senta solo, ma diventi un simbolo di coraggio e riscatto. Un’economia libera dalla mafia è un’economia più forte, più competitiva, più giusta. Con questo messaggio condiviso con forza, continueremo a lavorare per mettere in campo ogni azione utile a favorire la libera iniziativa privata, guardando ad una rivoluzione culturale necessaria a fare della Calabria una terra di opportunità per tutti”.