“Riguardo al progetto Sa.Ra certamente apprezziamo le parole del sindaco Paolo Mascaro riguardo al criterio di assegnazione degli alloggi, il quale afferma la propria volontà di stare ben attento a non creare nuovi ghetti cittadini come in altre parti della città.
C’è comunque da dire che proprio il progetto Sa.Ra, rappresenta l’emblema del fallimento della macchina amministrativa e burocratica del Comune di Lamezia Terme, la quale anche sotto commissariamento dopo lo scioglimento per infiltrazione mafiosa della prima Giunta Mascaro, ne ha evidenziati ritardi ed incredibili lungaggini.
Tale progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana concepito nel lontano 2012 ed approvato dalla Giunta Speranza nel 2014, si è arenato nelle secche dei ritardi amministrativi e burocratici con tanto di numerose rimodulazioni. A tutto ciò nel tempo non ha giovato che il Comune di Lamezia Terme per gestire tali beni immobili si sia dovuto affidare per forza di cose a esterni per il disbrigo di quelle necessarie pratiche burocratiche.
Anche sulla verifica sismica degli immobili, un qualcosa che oggi torna ad essere primo passaggio obbligato, si è perso un sacco di tempo negli anni. Intanto quegli immobili progettati negli anni settanta e costruiti e completanti nei primi anni ottanta, sono ovviamente ormai obsoleti e sicuramente non passeranno sulle verifiche della vulnerabilità sismica.
Noi di Exit esprimiamo rammarico in quanto uno dei pochi progetti di edilizia popolari lanciati in Italia, siano stati affossati dall’inefficienza e negligenza degli enti sui territori, quando abbiamo numerose famiglie lametine in cerca di una casa, con una emergenza abitativa che si acuisce col passare degli anni”.
Lo afferma in una nota Pasqualina Ventura (Exit Calabria).