“Neppure la pandemia era riuscita a fermarci. Dal 1996, anno in cui abbiamo iniziato ad operare come Banco Alimentare della Calabria, abbiamo sempre garantito il servizio per tutte le province calabresi. Ora ci vediamo costretti e molto a malincuore, a sospendere la distribuzione dei beni di prima necessità per le famiglie di tutta la provincia di Cosenza. Vogliamo ricordare che in questo ambito sono 244 le strutture caritative accreditate: si tratta di mense per i poveri, comunità di accoglienza, centri per gli immigrati, case famiglia per bambini, sezioni di CRI, Caritas parrocchiali che presidiano il territorio aiutando oltre 55,000 persone e tentando di riempire sacche di povertà, ahinoi, sempre più diffuse nel nostro territorio provinciale.
Il contratto di locazione sottoscritto con il curatore fallimentare dell’ex Comac di Montalto Uffugo è cessato il 2 dicembre 2024 a seguito dell’aggiudicazione dell’asta di vendita e non ci consente di proseguire le attività avendo la nuova proprietà richiesto il rilascio immediato dei locali. Per quanto sia naturalmente nostra intenzione in alcun modo ostacolare gli intendimenti della nuova proprietà, è chiara l’assoluta emergenza che ci troviamo ad affrontare per il materiale spostamento sia di tonnellate di derrate alimentari allo stato in giacenza presso i magazzini sia dei relativi impianti celle frigo, uffici, ecc. Pertanto, lunedì 20 Gennaio tutte le attività saranno sospese in vista di una riapertura al momento non prevedibile.
Siamo consapevoli del grave e doloroso impatto sociale che questo comporterà soprattutto per quelle situazioni di povertà estrema e per questo il nostro impegno, come sempre, sarà quello di fare tutto il possibile per riaprire quanto prima“.
E’ quanto su legge in un comunicato stampa del Banco Alimentare della Calabria.