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‘Ndrangheta, la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo: “Smettiamo di raccontare gli eroi negativi”

“Ci sono temi consegnati alla storia giudiziaria ma non alla verità storica, e noi abbiamo il dovere morale di rispondere a questa esigenza per tutte le Rita Dalla Chiesa che ci sono in quella storia”.

Lo ha detto la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo, intervenendo a Fenix. In platea di fronte a lei, ospite della kermesse, la deputata FI figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima della mafia.

“Lo possiamo fare – aggiunge – perché non abbiamo la sovrastruttura di chi in quegli anni era in qualche modo coinvolto, perché abbiamo la libertà di aver scelto da che parte stare, non emotivamente ma razionalmente liberi. Noi possiamo mettere un punto – ha aggiunto – perché solo conoscendo la storia possiamo evitare che si ripeta”.

“Smettiamo di raccontare gli eroi negativi, perché gli eroi positivi che ancora non fanno notizia perché sono vivi ci sono anche nei nostri anni”.

“Ieri ho vissuto una intensa giornata a Reggio Calabria – ha proseguito – Quando ti trovi di fronte, come ieri, degli imprenditori che si sono visti entrare nel cantiere edile alle 4 del pomeriggio due persone con le molotov tu non sai cosa devi dire a quelle persone. Tu gli dici: ‘denuncia, noi ci siamo’. Ma quella battaglia ogni giorno la devono combattere loro ed è solo se loro fanno questo che noi possiamo davvero fermare la ‘ndrangheta. Molti operai si sarebbero potuti spaventare e andare via in altri posti che hanno scelto di stare alle regole della ndrangheta – ha concluso – Loro sono rimasti. Queste sono le cose che dobbiamo raccontare”.

“Quando ‘mostri sacri’ come il procuratore Gratteri dicono che servono nuovi strumenti, innovativi, noi dobbiamo essere attenti a darglieli, altrimenti” la mafia, che utilizza le tecnologie più avanzate, “non riusciremo a conoscerla e combatterla”. Lo ha detto la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo, intervenendo a Fenix. “Esistono territori – ha aggiunto – dove c’è ancora la mafia dei pastori, quella più feroce, che spara, che intimidisce sempre. Ma c’è anche la mafia che spaventa perché sta nel silenzio, la mafia economica, che fa un altro Pil, che fa un danno mondiale e utilizza le tecnologie per spostare i soldi. Spostano milioni su piattaforme criptate, e noi non ne sappiamo nulla”.

“Ieri don Ciotti – ha proseguito – ha detto una cosa che ho raccolto, ‘l’ultima mafia è sempre la penultima’. E’ quello che penso. Ma c’è di più. Sembra che oggi sia più silenziosa, ma in realtà oggi ha un doppio volto. Quello di Foggia, dove intorno alla data dell’anniversario di Falcone un boss appena uscito per fine pena ha visto nella piazza della città sparare dritto alla sua faccia, e voi non lo avete letto sui giornali nazionali. E ha il volto di quei comunicati che mi hanno tanto colpito nei primi giorni del mandato da presidente quella somma infinita di soldi che tutti i giorni gli viene sottratta”.

“C’è un’altra mafia, quella che incontrate volenti o nolenti nelle vostre scuole e università. Andare a comprare droga nelle piazze di spaccio significa foraggiare il narcotraffico, che fa soldi per la mafia”. Ha proseguito la presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo, intervenendo a Fenix, rivolgendosi alla platea dei giovani militanti.

“Siete tutti coinvolti – ha detto ancora – La prima linea non è solo delle caserme, delle prefetture, delle questure. E’ la vostra. E’ dai piccoli gesti che bisogna partire. Non si deve andare per forza nella campagna foggiana: basta andare a San Basilio, in una piazza di Napoli, in qualunque città si spacci droga per fare questa battaglia. Non ve lo dimenticate, perché altrimenti questi convegni non servono a nulla”.

 

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