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Contratto Istituzionale di Sviluppo da 227 milioni di euro per la Calabria. Il ministro Carfagna: “Un unicum in Italia”

“Il Cis Calabria rappresenta un unicum rispetto agli altri Cis che abbiamo avviato finora: investe l’intera regione, attraversa le competenze di sei ministeri, ha raccolto un numero record di adesioni e progetti e impegna risorse altrettanto considerevoli”. Lo ha detto il ministro per il sud e la coesione territoriale Mara Carfagna in occasione della firma del Contratto Istituzionale di Sviluppo ‘Svelare bellezza’, riservato al territorio della regione. Carfagna, nel suo intervento in videoconferenza, ha sottolineato il valore dell’iniziativa “ringraziando la sottosegretaria Dalila Nesci e il presidente della Calabria Roberto Occhiuto per il determinante contributo dato all’iniziativa”.

Raggiunge cosi’ una tappa importante il percorso avviato ad ottobre 2021 con il primo tavolo di concertazione e il seguente invio dei progetti. I progetti sono stati valutati sulla base delle loro strategicita’ (sostenibilita’ ambientale, creazione di partnership, impatto sociale e occupazionale, integrazione con altri investimenti pubblici e stimolo all’iniziativa privata), complementarieta’ (cioe’, l’integrazione con la programmazione regionale e con altre progettualita’ sul territorio) e cantierabilita’ (rapidita’ di ‘messa a terra’). Sono stati selezionati 110 interventi a priorita’ alta, che riceveranno subito un finanziamento pari a 226,97 milioni di euro provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020. Per quanto riguarda i progetti a priorita’ media e a priorita’ bassa potranno essere finanziati a seguito di ulteriori disponibilita’ di risorse.

“Per questo – ha precisato il ministro Carfagna – il Cis Calabria va interpretato come un work in progress, che via via integrera’ amministrazioni e progetti per allargare la sua sfera d’azione e renderla piu’ incisiva sui territori”.

La maggior parte degli interventi individuati sono legati a tematiche ambientali, alla valorizzazione di risorse naturali e alla riqualificazione urbana, seguiti da quelli dei comparti della cultura e del turismo e dalla tutela delle minoranze etno-linguistiche.

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