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Lucianum di Reggio C – Le storie dei 4 studenti vincitori delle Borse Studio giudice Franco Marra

Demetrio Cutrupi vuole frequentare ingegneria biomedica e approfondire gli studi sui bracci bionici, ha 19 anni e oggi è allievo della quinta D del Liceo scientifico “Volta” di Reggio Calabria;

Gaia Maria Plutino, al liceo Volta frequenta la quinta C e all’università vuole studiare filosofia;

Fabio Scordino al Liceo Volta frequenta la quinta A, è appassionato di chimica e ambisce entrare alla Normale di Pisa; Flavia Iaria è allieva della quinta al Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” e vuole frequentare medicina per trarre vantaggio la sua esperienza d’ospedale vissuta da piccola.

Demetrio, Gaia, Fabio, e Flavio, sono i quattro giovani studenti delle scuole superiori reggini che – ieri sera – hanno avuto assegnate altrettante 4 borse di studio dedicate alla memoria del giudice Franco Marra scomparso il 10 dicembre 1922 all’età di 82 anni. Al concorso hanno presentato domanda 57 candidati, espressione di tutti gli istituti superiori della città.

“Le loro scelte di un preciso indirizzo di studi universitari, e le motivazioni che ne sono alla base, tutte proiettate a sviluppare il loro futuro professionale attraverso l’acquisizione di chiare competenze scientifiche e etiche e accrescendo un forte impegno culturale”, sono il positivo risultato voluto dalla Fondazione Lucianum che ha promosso l’iniziativa.

Le Borse di studio sono promosse “in memoria di chi, con la sua stessa vita, è stato testimone della libertà che solo la cultura è capace di generare”, come ha sottolineato la professoressa Grazia Romeo presente alla cerimonia svolta nell’Auditorium “don Mimmo Geraci”, raccogliendo un sogno avuto in vita dal marito Franco Marra per favorire i giovani, i suoi carissimi amici che incontrava nella parrocchia di Santa Lucia. Parrocchia dove il giudice di solida fede cattolica è stato “fratello di spirito” del venerato parroco don Geraci e col quale, dal 1960 al 2013, ha collaborato nel realizzare diverse attività culturali (il giornale, i gruppi teatrale e musicale, tra gli altri), e socio-caritative (mense di solidarietà, asilo e scuola, case per anziane sole) nel 1980 raccolte nella Fondazione Lucianum. E “fare memoria è proiettarsi al futuro, raccogliendo una forte eredità culturale e di valori – ha detto don Domenico Cartella parroco di Santa Lucia e presidente del Lucianum – dove nelle figure di don Geraci e del giudice Marra, è predominante “una paternità alla pari che annulla il paternalismo” e genera progresso etico e civile”.

Dei forti principi e valori e della elevata preparazione giuridica posseduti dal giudice Marra, ha parlato durante la cerimonia il presidente del tribunale di Reggio Calabria, dottoressa Maria Grazia Arena, che nell’avvio di carriera come “giudice affidatario” ha avuto proprio il magistrato reggino, dal quale ha avuto il massimo esempio di esercizio della funzione giurisdizionale svolto con coerenza, preparazione, e fedeltà ai principi costituzionali italiani. La cerimonia che ha visto l’esibizione musicale del Duo di chitarra Mario Ferrara e Antonio Rasconà, è stata presentata da Francesco Oronzio, della comunità parrocchiale; mentre il coordinamento degli studenti vincitori è stato realizzato dalla professoressa Maria Giovanna Monaca.

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