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All’istituto “Piria” di Rosarno la cerimonia commemorativa per Salvo D’Acquisto

Si è tenuto presso l’Auditorium dell’Istituto Piria di Rosarno la cerimonia di commemorazione dell’ ottantesimo anniversario della morte del Vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto. È una preziosa occasione di condivisione della memoria di un eroe di estrema grandezza che ha mantenuto nel tempo la sua dimensione umana e che si è immolato spontaneamente per salvare ventidue civili da morte certa, assumendosi la responsabilità di un attentato non commesso.

In un contesto come la seconda guerra mondiale segnato da barbarie, da profanazione dei corpi e delle coscienze, dal trionfo del dolore, il suo sacrificio è esempio del più autentico sentimento di generosità verso il prossimo che un uomo potesse esprimere. L’evento nasce dalla preziosa e costante collaborazione tra l’istituto Piria e l’Arma dei carabinieri .

“Auspichiamo che la storia di Salvo D’Acquisto possa costituire un esempio per le presenti e future generazioni e per noi tutti, ha dichiarato la preside Russo, come è stato in quei giorni per il popolo italiano, che non ha mai perso la speranza di riscatto per il proprio paese anche nei giorni più difficili. Il suo esempio contribuirà sicuramente a sviluppare e consolidare una memoria pubblica unitaria e condivisa che si riconosce e si identifica in quei principi inviolabili sanciti nella nostra Costituzione”.

Numerose autorità civili, militari e religiose hanno voluto condividere il messaggio esemplare trasmesso dalla figura del vicebrigadiere eroe. A 80 anni dalla morte di Salvo D’Acquisto, l’Arma dei Carabinieri e l’Istituto Piria.

Nell’auditorium dell’Istituto il dirigente professoressa Mariarosaria Russo, ha aperto la cerimonia con la lettura del messaggio del Ministro della Difesa on. Guido Crosetto, in cui si congratula con le forze dell’ordine e con la dirigente Russo per aver consentito a dei giovani di condividere questo atto di responsabilità, esempio di generosità e dedizione dell’arma alla patria, che si traduce nell’eredità preziosa di un eroe che ha sacrificato la sua vita per il paese. Sono seguiti i saluti istituzionali del sottosegretario di Stato agli interni On Vanda Ferro.

Attestati di lode anche dalla segreteria della Premier Giorgia Meloni e dal segretario particolare del Presidente della Repubblica, il dottor Guerrini, dal generale dell’Arma Teo Luzi, dal Ministero dell’istruzione secondo i quali il giovane brigadiere deve essere visto come un monito per i giovani, futuri costruttori di un mondo più umano e più giusto. Tra i Presenti innumerevoli autorità ai massimi livelli istituzionali tra i quali il comandante dell’autorità portuale, il colonnello della forestale Misceo, il tenente Nanni e il tenente colonnello Decizio, il vice questore Luciano Ridone, il tenente Massimo della Guardia di Finanza in rappresentanza del comandante provinciale, i rappresentanti delle associazioni del territorio, dirigenti scolastici, sindaci la garante della salute della Regione Calabria, prof.ssa Annamaria Stanganelli..etc.

Il commissario prefettizio del comune di Rosarno, Buda Emilio Saverio ha sottolineato che Salvo D’Acquisto è un fulgido esempio per i giovani, specialmente per il suo attaccamento alla patria e alle istituzioni. È dello stesso parere la prof.ssa Giusy Princi, vice Presidente della Regione Calabria, che ha evidenziato che nelle scuole del sud, come quella di Rosarno, luogo ideale per combattere la dispersione attraverso l’impegno profuso da dirigenti che realmente operano in un contesto difficile trasformandolo in una comunità educante improntata sui valori della Costituzione che il giovane martire personifica ancora oggi, la mission della scuola è quella di lavorare sulle regole, sulla educazione in concertazione con il territorio.

Il vice prefetto vicario Stefania Caracciolo, ha sottolineato soprattutto il forte attaccamento ai valori cristiani che ha portato Salvo D’Acquisto a sacrificare la propria vita per la salvezza di 22 civili. Il colonnello Vittorio Carrara ha ribadito con quanto impegno l’Arma, nella figura del Maggiore Barbieri e del colonnello Migliozzi, abbia voluto contribuire a esaltare l’atto d’eroismo del giovane brigadiere.

Il tenente colonnello Spiller ha portato i saluti del generale Salsano ricordando che la figura del giovane “Servo di Dio” e futuro “Beato” è stata commemorata di recente il 16 settembre da Papa Francesco per il valore e il coraggio dimostrati. Allietati dall’intermezzo musicale dell’orchestra di fiati dell’istituto, formata principalmente da studenti e diretta dal maestro Napoli, gli studenti hanno ricevuto la benedizione del vescovo Milito che ha ribadito che l’eroismo non è un atto straordinario ma un atto quotidiano che può essere tradotto nel rispetto delle regole e del bene comune.

Gli alunni del triennio della scuola tra cui Seminara Davide, Maria domenica Severino, Pino Alessandra, Paola Calarco, Alessandra La Rosa e Simone Paparatti, coordinati dalle docenti Violi, Contartese, D’Agata e Corso, hanno manifestato un loro pensiero critico in seguito alla visione del film sul brigadiere interpretato da Massimo Ranieri, da cui sono emersi gli ideali della legalità oggigiorno incarnati da eroi come Falcone e Borsellino e dal giudice-bambino Rosario Livatino, cui è intitolato l’olio della legalità prodotto dagli altri studenti dell’IPSASR. Libertà e sacrificio sono i temi che hanno ispirato i ragazzi coordinati dalla professoressa Iannì a dipingere dei quadri, che poi hanno voluto consegnare ad alcune personalità dell’arma.

Infine, il Maggiore Barbieri ha ringraziato gli studenti per il momento di riflessione perché Salvo D’Acquisto non è altro che un ragazzo, coetaneo degli studenti della scuola, un eroe che ha, senza saperlo, anticipato quelli che sono gli articoli fondamentali della Costituzione tra cui l’articolo 52, che parla della Difesa della patria come qualcosa di sacro e l’articolo 3, che insiste sull’uguaglianza formale e sostanziale e sulla capacità di scegliere con coragg io un percorso di crescita sano, perché solo così si è liberi di scegliere il proprio futuro.

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