Il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha preso parte all’inaugurazione dei nuovi allestimenti del Museo Archeologico nazionale di Locri Epizefiri.
Intervenuto ai lavori, insieme, fra gli altri, alla direttrice del plesso culturale, Elena Trunfio, al segretario regionale del Mic, Salvatore Patamia, al Soprintendente Fabrizio Sudano, al direttore ad interim della direzione regionale dei Musei, Filippo Demma, ai Sindaci dell’area ed alla Vicepresidente della Regione, Giuseppina Princi, il delegato dell’amministrazione di Palazzo Alvaro si è detto «felice di partecipare ad un momento così importante per l’area metropolitana e per l’intera Calabria».
«Come Città Metropolitana – ha ricordato Quartuccio – abbiamo puntato molto sulla valorizzazione e riscoperta nei nostri tesori. Col sindaco Giuseppe Falcomatà si è avviato un percorso, proseguito col facente funzioni Carmelo Versace, che in poco tempo ci ha visti rilanciare e restituire alle comunità il Parco Archeologico dei Taureni o, per ultima, l’area Griso-Laboccetta di Reggio Calabria. Coi fatti, dunque, la Città Metropolitana dimostra tutto il suo impegno nel recuperare e rendere di nuovo fruibili spazi fondamentali per la storia dei nostri territori e per il rilancio dell’intero comprensorio».
«Sono contento di essere qui oggi – ha aggiunto – perché, momenti come questo, ci ricordano l’importanza di trasmettere e trasferire la memoria di un luogo. Questo nuovo e splendido allestimento, dunque, faciliterà il processo di divulgazione delle nostre radici. Le istituzioni, in questo senso, hanno il compito di legarsi e collaborare come, del resto, stiamo facendo con la Direzione regionale dei musei per il Parco Archeoderi di Bova Marina. Soltanto uniti, infatti, riusciremo nel compito più difficile di fare innamorare i nostri ragazzi e le nostre ragazze di questi territori. Per farlo, abbiamo bisogno del contributo e dell’intervento di tutti».
«Non basta il solo impegno delle istituzioni – ha specificato – impegnate ad intercettare risorse regionali, ministeriali od europee per allestire iniziative significative, ma serve lo sforzo delle scuole, dei docenti, delle associazioni e di ogni realtà che opera sul territorio in favore della cultura, del turismo e della tutela dell’ambiente. È un messaggio che, oggi, lanciamo dalla Locride affinché ognuno di noi si senta responsabile del proprio destino e di quello della propria terra».