Le mostre “Fratture scomposte” & “Arte per la libertà”, a cura di Mimma Pasqua e che verranno inaugurate sabato 11 gennaio alle 18, 00 confluiscono in una sola esposizione pur mantenendo distinte le loro particolarità e unicità. Tutto ciò grazie all’artista Alfredo Granata che ospita nella sua personale “Fratture scomposte” quella di “Arte per la libertà”, quest’ultima facente parte della XVIII edizione di Tornare@Itaca, rassegna d’arte, poesia, musica e teatro, svoltasi a Grimaldi (Cs) nella libera casa d’arte della critica Mimma Pasqua dal 7 al 22 settembre 2024 con il patrocinio del Comune di Grimaldi e della Pro Loco.
In tempi d’individualismi, in cui anche gli artisti rifuggono dal confronto, dallo scambio e dalla collaborazione preferendo chiudersi in una ricerca solitaria, questa mostra è un messaggio in contro tendenza in cui prevale quel senso ormai desueto dell’ospitalità che è una caratteristica della nostra cultura.
Una mostra “Fratture scomposte” ospite della Casa delle culture di Cosenza rinata a nuovo centro di arte e cultura che ne ospita un’altra “Arte per la libertà”.
Il risultato è una comunanza d’intenti che si traduce in un gioco di rimandi e di rapporti nuovi e originali fra le opere che a sua volta genera una nuova composizione e un nuovo allestimento.
Che cosa sono le fratture scomposte se non il simbolo della libertà dell’artista che, rifuggendo dalla sicurezza di una composizione simmetricamente orientata, sconvolge il senso di conformità per accedere all’ignoto di una sperimentazione che adotta l’imperfezione e usa materiale di scarto nobilitato da colori primari allegoria dell’umano sentire stridenti per contrasto e pacificati da un’inedita armonia/disarmonia di forme e colori.
D’altro canto “Arte per la libertà” si traduce in una ricerca di una nuova forma di adesione alla realtà mediante un modo inedito di fare arte, non più su canoniche tele ma su biancheria di casa e indumenti personali che raccontano storie perché testimoni di passioni, desideri, paure, rabbia, sogni non realizzati.
Sicuramente parleranno una nuova lingua rispetto al cortile in cui sono state appese come «Un’arte libera che si nutre d’aria e sole e danza nel vento come i panni stesi ad asciugare» offrendo allo sguardo curioso e forse un po’ disorientato dello spettatore un messaggio forte e vibrante di libertà.
Gli artisti presenti a “Arte per la libertà” sono: Giuseppe Aiello, Claudio Angione, Calì, Liliana Condemi, Maria Rosaria Cozza, Maria Credidio, Luce Delhove, Emanuele De Stefano, Diego Ferrari, Gabriele Ferrari, Andrea Gallo, Ferdinando Gatto, Eleonora Giannetti, Alfredo Granata, Domenico Grosso, Nicola Labate/Serena Bucca, Elda Longo, Sabrina Marotta, Maria Teresa Mauro, Francesca Mazzagatti, Francesco Minuti, Assunta Mollo, Ilaria Montenegro, Lucia Paese, Raffaella Piane, Luigi Patitucci, Antonio Scarpino, Mario Verta
Luciana Vita, Waweru Joseph Weche.
«Sono molto contenta di ospitare queste due mostre per iniziare il nuovo anno – dice la direttrice artistica Vera Segreti – Vedremo la Casa delle culture popolata da tanti artisti e questo è proprio uno degli obiettivi che mi sono posta da quando sono alla guida della struttura. In tempo di individualismo sfrenato, noi ospitiamo una collettiva formata da molti artisti e unirli, mettere insieme i diversi linguaggi artistici e farli confluire in una unica ricerca per la bellezza è qualcosa di molto bello e importante perché consegna ad ognuno di noi la consapevolezza che l’arte ci restituisce alla poesia della nostra anima e unisce i popoli e le culture. Vi aspettiamo per potervi accompagnare nel sentiero tracciato dalle opere presenti, che risveglieranno il senso della meraviglia che solo l’arte è capace di fare».