“E’ l’essere, l'esperienza viva, che determina la coscienza e non, viceversa, la coscienza a originare dal nulla le idee” - Lev Trotsky
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Al “Telesio” di Cosenza il Club della Filosofia

Uno spazio autogestito da una cinquantina di studenti che periodicamente disquisiscono su temi vicini al loro tempo e al loro sentire.  Si recupera così il vero senso di una disciplina che vuole interrogare e porta ad interrogarsi e soprattutto che mette in comunicazione le persone nel modo più corretto e rispettoso della sacralità del pensiero, in quanto prodotto più elevato della mente dell’uomo. “Seppure non si condividono è importante conoscere e rispettare le ragioni dell’altro” ha sottolineato il Dirigente scolastico Domenico de Luca il quale si è detto “piacevolmente sorpreso di come questo primo cenacolo telesiano sin da subito abbia mostrato la capacità dei suoi membri di conversare su temi alti e con modalità di ascolto ed intervento fortemente inclusive e partecipative”.

Ad ideare questo club lo studente Francesco Palma della VE: “volevo creare un gruppo di studenti che avesse la volontà di esprimersi liberamente entrando in connessione con altri studenti che avessero la stessa volontà di espressione libera su diversi temi filosofici, lo trovo uno dei modi migliori e più belli per conoscersi davvero”. Nell’auspicare che altri studenti del triennio possano entrare a farvi parte Palma ha spiegato come “questo club di filosofia sia trasversale al mondo dell’arte e della cultura. Tant’è che l’incontro di mercoledì 18 dicembre, affrontando il tema della spontaneità e dell’essere se stessi, ha spaziato dal cinema alla musica; ha preso infatti inizio dal film “Inside out 2” per introdurre il concetto dell’identità, per poi passare ad un celebre passo di Seneca in cui è espressa la bellezza di essere sé stessi, per arrivare a ricollegarsi ad una canzone di Lady Gaga “born this way”, in cui si rende al meglio l’idea di quanto sia bello essere noi stessi e di come ci voglia coraggio per farlo, considerata la costante pressione sociale che impedisce spesso di esprimersi liberamente”.

Giulia Mercurio, 3a Europeo, ha paragonato il primo incontro del club di filosofia, ai ragazzi dell’Attimo Fuggente: “In biblioteca è stato veramente molto stimolante discutere tutti insieme della spontaneità, ci ha permesso di allargare i nostri orizzonti. Inoltre il fatto di essere tra compagni e coetanei ha aiutato chi fa più difficoltà a parlare in pubblico ad esprimere la propria opinione serenamente”.

Giulia Muoio, 3a Cambridge ha rivolto “un grande ringraziamento a Francesco Palma per aver avuto la splendida idea di dare inizio a questa esperienza di cui si aveva tutti bisogno per conoscere meglio i propri compagni e se stessi. Stare tutti insieme seduti in cerchio a scambiarci idee e opinioni, la semplicità con cui chiunque si è espresso, senza toni formali o inutili etichette, ha fatto sì che tutti si sentissero a proprio agio. È stato un momento di condivisione, ma anche di ascolto e soprattutto di grande riflessione, non vedo l’ora di partecipare al prossimo incontro!”

E sì! Perché si è già deciso il tema di cui parlare al secondo appuntamento, come spesso capita tirando fuori pensieri e idee si dà origine a qualcosa di nuovo che finisce per rimanere in sospeso e in attesa di essere ridiscusso.

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