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Casali del Manco: inaugurata la biblioteca comunale

“Il libro è una cosa: lo si può mettere su un tavolo e guardarlo soltanto, ma se lo apri e leggi diventa un mondo”: con questa massima di Leonardo Sciascia, venerdì 14 aprile è stata inaugurata la sede della Biblioteca Comunale di Casali del Manco, comune cerniera tra l’area urbana e l’area montana, nato dalla fusione delle precedenti municipalità di Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Trenta.

Il neonato comune, infatti, non disponeva di un’unica casa della cultura, e le biblioteche comunali delle estinte località non riuscivano a soddisfare i bisogni dell’intera comunità casalina, tra la vetustà degli ambienti e la carenza di catalogazione.

L’Amministrazione Comunale casalina, pertanto, sin dal proprio insediamento, ha inteso promuovere e realizzare una vera e propria agorà, uno spazio di tutti, dove una comunità si incontra, cresce, legge, studia, si informa e si confronta, attraverso libri, laboratori, strumenti digitali e tanto altro. La biblioteca, interamente finanziata con risorse di bilancio, è stata realizzata all’interno dell’ex sede comunale di Spezzano Piccolo.

 

“Investire nella funzione sociale della cultura è sempre stato un obiettivo di questa Amministrazione”, ha dichiarato un’emozionata ma soddisfatta Giulia Leonetti, assessore comunale con delega alla valorizzazione e conservazione del patrimonio artistico e culturale. “Siamo riusciti a potenziare un luogo pubblico tramite la realizzazione di innovativi locali, palcoscenico del bisogno culturale, sociale ed educativo della popolazione casalina. Cultura e socialità diverranno ben presto i paradigma dell’intero panorama presilano, grazie alla centralità dei luoghi ed al confort degli ambienti, dotati di dispositivi tecnologici all’avanguardia e di spazi curati, avvolgenti ed innovativi.”

 

La biblioteca comunale dispone di una moderna sala convegni, dotata di strumenti tecnici per videoproiezioni e servizi mediateca, di diverse sale d’esposizione, e di un patrimonio librario di oltre 10000 volumi, organizzato a sezioni per renderlo più fruibile all’utenza.

Un’intera sala è stata dedicata alla fascia di età 5-14 anni, ove sono stati collocati libri illustrati e narrativa per ragazzi, fiabe, classici per l’infanzia, ma anche libri “studio” nelle varie discipline scolastiche, oltre che raccolte di fumettistica. Nella sala consultazione sono stati posti a scaffale enciclopedie, dizionari, collane, e numerosi volume di narrativa e romanzi. In altre due sale sono state organizzate le sezioni di storia, geografia, letteratura italiana, letteratura greca e latina e letteratura straniera. Più di mille volumi vanno a costituire la preziosa sezione dedicata alla Calabria. Completano le sale dedicate all’arte, alla musica, al teatro ed alle scienze. Vi sono, inoltre, una sala relax, un vero e proprio gioiello in cui sono stati conservati numerosi vinili, cd e musicassette, frutto di gentile donazione della professoressa Patrizia Casole, alla quale si deve anche il dono di 100 preziosi volumi che hanno impreziosito la sezione musica. Infine vi è la sala informatica, con ben 8 postazioni PC per la navigazione in Internet (mediante copertura wi-fi), ed una stampante laser ad uso della collettività.

Nei prossimi giorni si procederà all’inserimento dei volumi del patrimonio librario nel Sistema Nazionale Bibliotecario (SBN), operazione effettuata da personale bibliotecario esterno qualificato.

 

Al taglio del nastro, in una cornice di pubblico straordinaria e qualificata, hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Nuccio Martire, il presidente del consiglio comunale Luca Covelli, gli assessori comunali Francesca Pisani, Michele Rizzuti e la stessa Giulia Leonetti, il consigliere provinciale Fernando De Donato, l’assessore regionale Emma Staine, sindaci ed amministratori dell’hinterland, nonché i numerosi artisti che hanno omaggiato la biblioteca delle loro opere.

Nella conferenza stampa di presentazione, gli intervenuti hanno puntato l’attenzione sull’attività politica e sociale svolta da anni nell’ambito dei servizi culturali del Comune, sul significato simbolico della nuova costruzione inserita nel contesto cittadino in continua evoluzione, sul disegno culturale di questa opera dimensionata sul bisogno di conoscenza dei cittadini, in un’ottica multiculturale.

Il progetto di riqualificazione di tale struttura, infatti, pienamente rispettoso di ogni vincolo della normativa vigente in materia, ha favorito la realizzazione di un impianto bibliotecario inclusivo, capace di coinvolgere partner istituzionali, enti ed associazioni locali, nonché l’intera cittadinanza: un luogo neutrale, dunque, attento alle necessità ed alle dinamiche di crescita e cambiamento della comunità, dove le persone si sentono accolte, si incontrano e si confrontano, sviluppando competenze e relazioni.

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