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Economia circolare e filiera corta: il modello “Majorana” di Corigliano-Rossano. Giovinazzo: “Valorizzare ristorazione made in Calabria”

Aver messo in relazione simbiotica l’alberghiero con l’agrario dello stesso Istituto d’Istruzione Superiore può sembrare qualcosa di straordinariamente banale, eppure ad essa nessuno forse aveva mai pensato. Ecco, connettendo in questo caso, la propria produzione agricola, con la cucina ed i giovani chef, la ristorazione, il catering e quindi la capacità di accoglienza con piatti identitari, si è dato vita ad un modello virtuoso, che crea autentica economia circolare e valorizza la filiera corta. Un preciso paradigma di approccio al territorio ed al governo eco-sostenibile e durevole delle risorse locali, agricole ed umane che ad esempio rappresenta l’opposto della strategia del distruggere e costruire, figlia del boom economico del dopo guerra, immortalata nel docufilm storico La forma della Città (1974) del Pierpaolo Pasolini nel quale il regista esprime il suo punto di vista critico rispetto alla forma della città di Orte. Prima di interrogarci sul se e sul come valorizzare l’entroterra, dobbiamo chiederci, proprio come esortava a fare Pasolini con quella denuncia attualissima ieri come oggi, quale è il modello di territorio e di sviluppo del territorio che abbiamo in mente. Per quel che mi riguarda, un modello può essere sintetizzato dall’esigenza, da sostenere sempre di più diffusamente, che la ristorazione locale proponga e privilegi prodotti Made in Calabria, salvo dover essere evitata in caso contrario. Più chiari di così?

È stato, questo, uno dei passaggi dell’intervento con il quale Giacomo Giovinazzo, direttore generale del dipartimento agricoltura della Regione Calabria, complimentandosi con l’IIS Majorana di Corigliano-Rossano e con il suo dirigente Saverio Madera, ha concluso il cineforum e la Festa dell’Entroterra ospitata nei giorni scorsi, con grande partecipazione ai diversi momenti dell’evento promosso dall’Amministrazione Comunale di Caloveto in partnership con l’associazione europea Otto Torri sullo Jonio, patrocinato e finanziato dalla Regione Calabria e col sostegno e l’adesione di numerosissimi partner ed associazioni.

Coordinati dal Direttore di Otto Torri Lenin Montesanto che ha rilanciato come obiettivo dell’evento il recupero e la valorizzazione anche in chiave turistico-esperienziale di tutta la straordinaria e fitta rete di strade e collegamenti interni al penisola calabrese, soprattutto quelli da costa a costa e lungo gli itinerari dei marcatori identitari distintivi (MID), hanno portato il contributo anche il Sindaco Umberto Mazza che ha sottolineato come sia vitale soprattutto per le piccole comunità dell’entroterra riuscire a pensare ed organizzare in grande, così come il successo oltre ogni aspettativa della Festa dell’Entroterra nella Sila Greca ha dimostrato; il dirigente dell’IIS Majorana Saverio Madera che ha spiegato e ribadito la necessità di capovolgere la comunicazione pubblica ed istituzionale dell’offerta unitaria di agrario ed alberghiero (insieme all’industriale) presentandola come quella più competitiva e coerente con la sovranità alimentare e l’unico sviluppo possibile per il Mezzogiorno ed il Mediterraneo; Antonello Rispoli dell’ente nazionale Microcredito che ha rilanciato la grande opportunità offerta dal modello nazionale ed europeo rappresentato dai percorsi di sensibilizzazione e promozione del progetto Yes I Start Up Calabria, soprattutto – ha sottolineato – per ciò che concerne il ritorno manageriale ai sapori identitari e piatti della memoria; e poi ancora Cesare Anselmi dell’azienda agricola Biortilia di Corigliano-Rossano che ha rimarcato il valore culturale ed economico della necessaria diversificazione anche nella piccola agricoltura, senza mai rinunciare ad unicità ed identità distintive;; Antonello Fonsi presidente di zona Coldiretti Rossano che ha scandito come sovranità alimentare significhi investire e far crescere la filiera, chiudendo il cerchio della logistica, combattendo in tutte le sedi l’insinuarsi del Nutriscore e del cibo sintetico e spazzatura; l’ingegnere Nilo Domanico, supporto alla progettazione del Grande Progetto Sibari; Paola Granata, presidente di Confagricoltura Cosenza;il parroco don Massimo Alato e di Sindaci di Pietrapaola e di Calopezzati rispettivamente Manuela Labonia ed Eduardo Giudicenadrea che si sono complimentati per l’ideazione ed organizzazione complessiva dell’evento e per la sua capacità di coinvolgimento dell’intero territorio.

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