“È difficile dire la verità, perché ne esiste sì una sola, ma è viva e possiede pertanto un volto vivo e mutevole” - Franz Kafka
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Gli Araldini in visita alla tomba di monsignor Moietta

Nei giorni scorsi, gli Araldini accompagnati dalle mamme e dagli animatori, si sono recati in Cattedrale per una visita guidata.

Sono stati accolti da don Marco Mastroianni e dal parroco don Giancarlo Leone.

A Don Marco era stato chiesto un incontro per fare conoscere ai bambini la figura del vescovo Moietta, della cui causa di santità don Marco è postulatore.

Monsignor Moietta era un vescovo venuto dal Nord, nominato nella nostra diocesi dopo essere stato per anni direttore di un seminario, dove ha saputo accompagnare al sacerdozio centinaia di giovani e prima ancora parroco in un paese di minatori, dove aveva conosciuto e condiviso povertà e fatiche.

Monsignor Moietta ha attraversato come una meteora o un sogno il nostro paese ma lo ha illuminato con la sua fede ardente, lasciando un ricordo indelebile e il profumo della sua santità.

Fu profeta anticipando le linee guida di papa Francesco: chiesa in uscita e chiesa missionaria.

La sua parola era appassionata, incoraggiante, libera, contro ogni ingiustizia e mediocrità “mai accontentarsi della mediocrità: puntate in alto, sognate in grande”.

Con queste parole del vescovo, che suonano come augurio per i nostri bambini, don Marco ha concluso il suo racconto; gli siamo grati per la premurosa e affettuosa accoglienza.

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