L’azione di contrasto dello Stato alla criminalità organizzata “non è più limitata alla sola fase repressiva ma è arricchita anche di una funzione sociale”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi intervenendo all’inaugurazione della nuova caserma dei carabinieri ad Africo Nuovo, realizzata in un bene confiscato alla ‘ndrangheta. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il comandante generale dell’Arma, generale Teo Luzi, il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, il capo della Polizia Vittorio Pisani, la sottosegretaria all’interno Wanda Ferro e il presidente della regione Roberto Occhiuto, oltre ai procuratori del distretto.
“Questa inaugurazione – ha aggiunto – è un ulteriore incoraggiamento a continuare con convinzione in un rinnovato percorso di rinascita nel segno della legalità, della partecipazione democratica e dell’impegno sociale. Riappropriarsi delle ricchezze che illecitamente vengono accumulate significa dare un segnale credibile di presenza attiva delle istituzioni sui territori restituendo alle comunità beni che sono stati il mezzo o il provento di attività illecite. Quindi significa privare i sodalizi criminali di quegli strumenti di infiltrazione nel tessuto economico e sociale che spesso poi elevando il bene stesso a presidio di legalità. L’intervento di recupero dà l’idea di come venga completata l’azione di contrasto dello Stato”.
“Il contrasto alle mafie – ha detto Piantedosi – deve assumere una connotazione innanzitutto culturale con il coinvolgimento dell’associazionismo e del terzo settore. E infatti è imminente la consegna di ben 260 beni immobili oggetto del primo bando sperimentale di diretta assegnazione ad associazioni ed enti del terzo settore. Si tratta di 68 proposte progettuali presentate da 58 aggiudicatari”.
Alla cerimonia sono intervenuti, inoltre, il Capo della Polizia – Direttore Generale P.S. Vittorio Pisani, il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo, il Comandante Interregionale ”Culqualber”, Generale di C.A. Riccardo Galletta, il Comandante della Legione ”Calabria”, Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano, il Comandante Provinciale di Reggio Calabria, Colonnello Marco Guerrini, una delegazione della Rappresentanza Militare e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, numerose autorità civili, militari e religiose nonché delle scolaresche di Africo, Brancaleone e San Luca.
La nuova caserma dei carabinieri, ospitata in una villetta a due piani di circa cinquecento metri quadrati confiscata nel 2005 alla cosca della ‘Ndrangheta ”Morabito-Palamara-Bruzzaniti”, garantirà locali in grado di offrire un servizio di maggiore qualità, sottolinea una nota del Comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria. Al suo arrivo, un picchetto di militari in grande uniforme speciale ha reso gli onori al Ministro dell’Interno, accompagnato dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri. Dopo la rassegna ai reparti schierati ha preso la parola il Colonnello Marco Guerrini, Comandante Provinciale di Reggio Calabria, che ha sottolineato come con ”l’inaugurazione della nuova caserma dell’Arma dei Carabinieri, evento di particolare ‘valore civico’, si rinnova il rapporto di vicinanza e fiducia che lega i Carabinieri e le comunità di cui si prendono cura”. A seguire, il Sindaco di Africo, Domenico Modaffari, ha sottolineato l’importanza del presidio dell’Arma sul territorio, così come il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ”al quale va il ringraziamento per aver finanziato le opere di adeguamento”, si legge nella nota.
Infine, l’intervento del Generale C.A. Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri: ”La Stazione Carabinieri di Africo Nuovo – ha affermato – è un successo straordinario di uno sforzo corale di tutte le componenti istituzionali coinvolte. Rappresenta il frutto di quel ‘gioco di squadra’ istituzionale che va di pari passo con la sinergia con le altre forze dell’ordine, presupposto fondamentale per un’azione incisiva ed efficace dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata. In questo luogo, dove a pochi chilometri furono assassinati dalla ‘Ndrangheta, per la loro dedizione alle Istituzioni, i Comandanti delle Stazioni di San Luca, nel 1985, il Brig. Carmine Tripodi, decorato di Medaglia D’oro al Valor Militare, e di Bovalino, nel 1990, il Brig. Antonino marino, decorato di Medaglia D’oro al Valor Civile, questa caserma ha un significato ancora più profondo. La sicurezza è presupposto di libertà e democrazia. Inaugurare questa Stazione proprio ad Africo Nuovo – in una posizione strategica per il contrasto alla Ndrangheta – vuol dire soprattutto offrire ‘rassicurazione sociale’ ai cittadini e quindi far trionfare la democrazia”.