“Il presidente Occhiuto, in qualità di commissario ad acta per la sanità calabrese, intervenga tempestivamente per quanto di competenza, al fine di verificare e dare attuazione al “Programma di ammodernamento tecnologico” approvato con il DCA n. 183 del 19 dicembre 2019. Adotti, quindi, ogni necessaria iniziativa per ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, con riguardo particolare all’adesione agli screening oncologici. Il piano operativo regionale legato all’uso dei fondi del pnrr in tal senso molto fa. Ma è inaccettabile che un programma di ammodernamento della strumentazione tecnologica in dotazione agli ospedali calabresi, per cui risultano stanziati nel 2019 circa 86 milioni di euro, di questi oltre 330 mila per l’acquisto di un mammografo da destinare all’ospedale di San Giovanni in Fiore, risulti inattuato in tutto o in parte come dimostrano le proteste di questi giorni dell’associazione “Donne e Diritti” di San Giovanni in Fiore.
Come legittimamente rivendicato, i dati confermano che il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nelle donne, nelle quali circa un tumore maligno ogni tre è un tumore mammario. Nel 2018 il carcinoma mammario ha rappresentato la prima causa di morte per tumore nelle donne, con 13.076 decessi. La prevenzione risulta dunque fondamentale.
Auspico, quindi che il presidente Occhiuto in ragione del mandato commissariale verifichi eventuali incongruenze, nell’attuazione del programma di ammodernamento tecnologico approvato con il DCA 183 del 19 dicembre 2019, e solleciti, nell’ipotesi di necessità, le opportune azioni risolutorie”.
Lo afferma in una nota l’On. Vittoria Baldino, capogruppo M5S per la I Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni.