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PNRR, Gratteri: “Mafie non siano alibi per non costruire. La politica crei norme proporzionali e proporzionate alla realtà criminale”

“Le mafie si modificano in base all’opportunita’ che il mercato e la societa’ propone. C’e’ bisogno di mafie, l’economia, la societa’, il potere ha bisogno di interloquire con le mafie per conservare lo stesso. Ecco perche’ le mafie, ancora oggi nel 2022, esistono e sono piu’ ricche perche’ si sono trasformate, perche’ sono presenti dove c’e’ da gestire denaro e potere, il denaro e’ tanto, soprattutto provento dal traffico internazionale di cocaina. E con questo denaro la criminalita’ si sta comprando a prezzi da outlet tutto cio’ che e’ in vendita in Europa”. Lo ha detto Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro a margine dell’incontro “Mafie d’Europa ai tempi della pandemia” in programma al Festival del giornalismo di Perugia.

In riferimento al Pnnr e alle minacce della criminalita’ organizzata, ha spiegato: “I soldi arrivano, speriamo che arriveranno quanti ne hanno promesso perche’ non e’ detto che dopo la pandemia, l’impennata dei prezzi e dopo l’invasione russa in Ucraina si possano mantenere quelle cifre. Detto questo, mi auguro che la politica sia in grado di ideare, progettare e costruire grandi opere, infrastrutture. Noi, ad esempio, al Sud abbiamo bisogno delle stesse infrastrutture che ci sono in venuto Emilia Romagna e Lombardia. Si’, ci sono le mafie, ma le mafie non devono essere un alibi per non costruire. Alle mafie ci devono pensare forze dell’ordine e magistratura in prima battuta, ma ci deve pensare anche e soprattutto la politica a creare norme proporzionate e proporzionali alla realta’ criminali, a creare norme tali che non sia conveniente delinquere”.

“Ci sono state indagini che dimostrano che non ci sono regioni immuni da presenza mafie. In particolare, ne abbiamo fatto due di recente, lo scorso, tra Calabria e Umbria che hanno dimostrato non solo le infiltrazioni in Umbria e come ndrangheta in Umbria, ma anche come ‘ndrangheta sia interessata alla regione e la veda come una regione fervida di opportunita’ per comprare e investire le enormi somme provenienti dal traffico di droga” ha concluso il procuratore Gratteri.

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