“Il blocco della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi mette a rischio di fallimento 33mila di imprese artigiane con una perdita a livello nazionale di 150mila posti di lavoro nella filiera delle costruzioni. Per il Superbonus in vista dell’iter di conversione del Dl Aiuti bis, occorre sbloccare immediatamente la cessione del credito”. E’ quanto afferma Giusy Iemma, candidata del Partito democratico alla Camera nel collegio uninominale Calabria Centro.
“Prima di tutto è necessario eliminare la responsabilità solidale tra il committente dei lavori, che cede il credito fiscale, e chi acquista il credito, principalmente banche, sbloccando così le cessioni del credito maturato agli istituti bancari – afferma ancora Iemma -. Solo così si potrà far fronte ed evitare la crisi di liquidità delle imprese artigiane ed edili che potrebbe spingerle nelle mani dell’usura e della criminalità organizzata o tradursi nel loro fallimento, con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Occorre iniziare da subito con la proroga immediata dei termini per concludere i lavori per le villette unifamiliari, dal momento che si tratta della scadenza più imminente, dovranno essere prorogati subito perché migliaia di piccole imprese artigiane rischiano il fallimento. A ciò si deve immediatamente agire su: la proroga al 31 dicembre 2022 (senza SAL al 30%) per le unifamiliari; la responsabilità solidale e la dimostrazione della diligenza da parte dei cessionari; la possibilità di portare in detrazione negli anni successivi la quota di crediti d’imposta maturata dai fornitori per sconti sul corrispettivo dovuto, praticati in relazione a spese sostenute nell’anno 2021 e non utilizzata dagli stessi nell’anno 2022
“Dobbiamo puntare ad ampliare la platea dei cessionari nei cui confronti le banche e i gruppi bancari possono in ogni caso effettuare la cessione, per consentire un buon assorbimento dei crediti fiscali, oltre che – dice ancora Iemma – a semplificare e unificare le procedure per l’istruzione delle pratiche di cessione. E’ necessario riaprire il termine per la trasmissione delle comunicazioni di opzione, scaduto il 29 aprile 2022 e rendere interoperabili le piattaforme utilizzate dai diversi istituti di credito al fine di semplificare ed unificare le procedure per l’istruzione delle pratiche di cessione”.
“Insomma – conclude Iemma – occorre immediatamente intervenire sul Superbonus 110%, per mettere in sicurezza economica il tessuto produttivo degli artigiani e delle piccole e medie imprese, evitando un fallimento dell’Italia che produce”.