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“Goletta Verde” a Catanzaro per presentare i risultati in Calabria: 11 punti su 21 oltre i limiti di legge

Sono 21 i punti monitorati in Calabria dai volontari e dalle volontarie di Goletta verde: 12 foci di fiumi o canali e 9 punti a mare. 6 campioni sono stati prelevati rispettivamente lungo la costa nella provincia di Reggio Calabria e 6 a Cosenza, 5 in quella di Vibo Valentia, 3 in quella di Catanzaro e 1 di Crotone. Complessivamente 11 i risultati oltre i limiti di legge secondo il giudizio di Goletta verde, tutti alle foci dei fiumi, di cui 10 risultati Fortemente inquinati e 1 Inquinato.

Oggi Best Western Plus Hotel Perla del Porto, Via Martiri di Cefalonia, 64, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei dati sulla qualità delle acque monitorati dai volontari di Legambiente lungo le coste della Calabria.

A prendere parte all’incontro vi sono stati Andrea Dominijanni, presidente Circolo Legambiente Catanzaro; Alice De Marco, portavoce Goletta Verde; Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria; Caterina Cristofaro, direttrice Legambiente Calabria; Domenico Pappaterra, direttore generale ARPACAL;Nicola Fiorita, sindaco di Catanzaro; Giusi Iemma, vicesindaco di Catanzaro; Maurizio Arcidiacono, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Ovest; Salvatore Siviglia, Dirigente Dipartimento Tutela Ambiente della Regione Calabria.

La campagna ha al centro la lotta alla crisi climatica, la promozione delle rinnovabili, a partire dall’eolico offshore, e la tutela della biodiversità. Partner principali della campagna il CONOU, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, ANEV, Novamont e Renexia, partner AIPE e media partner La Nuova Ecologia.

Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde

6 campioni sono stati prelevati rispettivamente lungo la costa nella provincia di Reggio Calabria e 6 a Cosenza, 5 in quella di Vibo Valentia, 3 in quella di Catanzaro e 1 di Crotone.

Complessivamente 11 i risultati oltre i limiti di legge secondo il giudizio di Goletta verde, tutti alle foci dei fiumi, di cui 10 risultati Fortemente inquinati e 1 Inquinato.

Si tratta del punto presso la foce del canale sulla spiaggia a destra del Castello nel comune di Isola di Capo Rizzuto, località le Castella (KR); il punto tra Montepaone lido e Soverato (CZ), alla foce del fosso Beltrame; il punto presso la foce del torrente Caserta presso il lido comunale di Reggio Calabria; a Bagnara Calabra (RC), presso la foce del torrente in prossimità del campo sportivo; la foce del fiume Petrace a Gioia Tauro (RC); la foce del fiume Mesima a San Ferdinando (RC); a Ricadi (VV), in località Torre Ruffa la foce del torrente Ruffa; a Briatico (VV), alla spiaggia della torretta, la foce del torrente Murria; a Pizzo (VV), la foce del fiume Angitola; a Catanzaro Lido, nel comune di Catanzaro, la foce del fiume Corace.

Il punto risultato inquinato, invece, è quello tra il comune di Gizzeria (CZ) e Lamezia Terme, in località Marinella/Gizzeria Lido, presso la foce del torrente Spilinga.

La depurazione rimane il problema principale che mina la qualità delle acque e del turismo in Calabria; non è un caso se tutti i punti giudicati oltre i limiti di legge ricadono presso 11 delle 12 foci campionate. L’89% degli “agglomerati” calabresi (circa 188) è sotto infrazione comunitaria e circa i due terzi della popolazione sono serviti da impianti di depurazione non più al passo con i tempi.

“Dai monitoraggi effettuati nell’ambito della Campagna Goletta Verde, risulta che la situazione delle acque calabresi non è migliorata rispetto allo scorso anno anzi risulta un lieve peggioramento. È paradossale che alcuni dei punti risultati fortemente inquinati presentino da anni, se non da decenni, le medesime problematiche. Negli ultimi mesi la Regione Calabria ha compiuto passi in avanti, ad esempio, sulla gestione dei fanghi di depurazione le cui anomalie la nostra associazione ha sempre denunciato – afferma Anna Parretta, Presidente   Legambiente Calabria –” Anche l’azione della Magistratura è stata incisiva e meritoria e speriamo conduca alla punizione dei colpevoli per come consentito dalla legge n. 68/2015 sugli eco-reati” – prosegue Anna Parretta– Tuttavia, vista la grave situazione del sistema depurativo calabrese ed il verificarsi dei troppi sversamenti illegali si tratta di progressi insufficienti. È prioritario ed estremamente urgente che tutte le Amministrazioni competenti effettuino controlli rigorosi e continui sul territorio ed intervengano celermente per risolvere le criticità a tutela dell’ambiente, della salute ed a salvaguardia dell’economia della Regione. In Calabria verranno assegnati 24,7 milioni di euro dai fondi del PNRR destinati alla depurazione (su un totale di 600 milioni a livello nazionale), speriamo che anche grazie a questi fondi si potrà cambiare passo per permettere l’adeguamento impiantistico ove presente, il collettamento fognario e un adeguato trattamento delle acque dove invece ancora manca”.

“Goletta Verde, ancora una volta, intende denunciare la mala depurazione come problema cardine dello stato d’acqua della nostra Nazione. L’89% degli agglomerati calabresi è sotto infrazione comunitaria e due terzi della popolazione sono serviti da impianti di depurazione ormai obsoleti – sostiene Alice De Marco, portavoce Goletta Verde- La gravità della situazione non può più aspettare e tutti siamo chiamati a denunciare tale questione prioritariamente per la Calabria, ma, in generale, per tutte le coste italiane. Confidiamo nelle amministrazioni locali e nazionali e nei fondi europei per l’adeguamento di cui c’è bisogno”.

 

 

 

Comune PV Località Punto GIUDIZIO
Villapiana CS Villapiana Lido Spiaggia fronte canale del pescatore Entro i limiti
Cassano Jonio CS Laghi di Sibari Spiaggia presso la Foce del fiume Crati Entro i limiti
Corigliano Calabro CS Marina di Schiavonea Spiaggia fronte torrente Coriglianeto Entro i limiti
Cariati CS Olivaretto Spiaggia presso foce fiume Nicà Entro i limiti
Isola di Capo Rizzuto KR Le Castella Foce canale presso Spiaggia a destra del Castello Fortemente Inquinato
Montepaone Lido/Soverato CZ Inizio lungomare Foce fosso Beltrame Fortemente Inquinato
Brancaleone Marina RC fiume Pantano grande Foce fiume Pantano Grande Entro i limiti
Melito di Porto Salvo RC Annà di Melito Spiaggia Libera Entro i limiti
Reggio di Calabria RC Lido Comunale di RC Foce del torrente Caserta Fortemente Inquinato
Bagnara Calabra RC Bagnara Calabra Foce del Torrente presso il campo sportivo Fortemente Inquinato
Gioia Tauro RC Foce del Petrace Fortemente Inquinato
San Ferdinando RC Foce del Fiume Mesima Fortemente Inquinato
Marina di Nicotera VV Pineta spiaggia Entro i limiti
Ricadi VV Torre Ruffa Foce del torrente Ruffa Fortemente Inquinato
Briatico VV Briatico (spiaggia Torretta) Foce del torrente Murria Fortemente Inquinato
Joppolo VV Lungomare scogli sul lungomare Entro i limiti
Pizzo VV Calamaio Foce Fiume Angitola Fortemente Inquinato
Lamezia Terme/Gizzeria CZ Marinella/Gizzeria Lido Foce del torrente Spilinga Inquinato
Catanzaro CZ Catanzaro Lido Foce del fiume Corace Fortemente Inquinato
Acquappesa/Guardia Piemontese CS confine tra Pantana-Santa Rosalia-macchia e Marina di Guardia Piemontese Spiaggia presso la Foce fiume Bagni c/o via Cristoforo Colombo Entro i limiti
Tortora CS Tortora Marina Spiaggia presso la Foce Fiume Noce Entro i limiti

 

 

Il CONOU, Consorzio Nazionale Oli Usati, rinnova ancora la sua storica partnership per la campagna estiva di Legambiente. Da 39 anni il Consorzio è protagonista dell’economia circolare italiana assicurando la raccolta e l’avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. Grazie alla filiera del Consorzio questo rifiuto si trasforma in una preziosa risorsa tornando a nuova vita: oltre il 98% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti. Lo scorso anno il Consorzio ha recuperato in Calabria 3.229 tonnellate di olio usato.

 

“Continuare il nostro impegno nella tutela dell’ecosistema, compresa la preservazione dello stato di salute delle acque, rappresenta per il CONOU e la sua Filiera un imperativo quotidiano che sposa appieno la mission ambientale del Consorzio. Oggi siamo chiamati tutti, senza indugio, a fare in modo che la natura e le sue ricchezze restino un bene comune disponibile per le future generazioni; questo si chiama sostenibilità.” ha affermato Maurizio Arcidiacono, Responsabile CONOU Coordinamento Area Nord-Ovest. “Il Consorzio non solo evita la dispersione nell’ambiente del lubrificante usato, cioè un rifiuto pericoloso, ma al 100% lo rigenera dandogli nuova vita; e questo si chiama Economia Circolare realizzata. Dal 1984 il CONOU ha raccolto oltre 6,5 milioni di tonnellate di olio lubrificante usato: Il 99% degli oli usati sono oggi avviati a rigenerazione, un risultato che fa del Consorzio una Eccellenza in Europa.”.

 Il monitoraggio scientifico

I prelievi di Goletta Verde vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.

LEGENDA
Facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) i giudizi si esprimono sulla base dello schema seguente:

INQUINATO = Enterococchi intestinali > 200 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 500 UFC/100ml.

FORTEMENTE INQUINATO = Enterococchi intestinali > 400 UFC/100 ml e/o Escherichia coli > 1000 UFC/100ml.

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