Si smentiscono ricostruzioni allarmistiche: durante la processione non si è verificato alcun urto e la Vara non ha riportato danni. Le informazioni circolate in senso contrario non corrispondono al vero.
La Chiesa custodisce il patrimonio culturale affidatole dai benefattori con responsabilità e competenza, nel pieno rispetto della normativa vigente. Anche in occasione della processione sono stati adottati criteri di sicurezza e salvaguardia coerenti con la legge e con le buone prassi di conservazione, in continuità con la collaborazione ordinaria con le autorità competenti.
Anche l’Associazione dei Portatori della Vara della Madonna della Consolazione ha voluto replicare “alle dichiarazioni fatte dalla dottoressa Angelina De Salvo giornalista responsabile comunicazione e Ufficio stampa presso direzione regionale Musei”.
“L’Associazione Portatori della Vara della Madonna della Consolazione ha letto con stupore e rammarico la riflessione diffusa in queste ore sulla processione di sabato diffuso dall’ufficio nazionale musei Calabria.
Desideriamo innanzitutto ristabilire la verità dei fatti: i portatori hanno sempre operato nel rigoroso rispetto delle prescrizioni impartite dalla Soprintendenza per la tutela della Vara, adottando le cautele e le procedure condivise con le autorità competenti. Anche durante la tradizionale “volata” non si è verificato alcun urto e la Vara non ha riportato alcun danno. Ogni ricostruzione che lasci intendere il contrario è priva di fondamento.
Con la stessa franchezza riteniamo doveroso stigmatizzare il linguaggio utilizzato. Sentir definire “trogloditi” i portatori da parte di un’istituzione della Pubblica Amministrazione è profondamente sgradevole e ferisce uomini e famiglie che, da generazioni, prestano un servizio volontario alla diocesi, alla città e alla sua Patrona con disciplina, devozione e senso di responsabilità. I portatori sono dispiaciuti per parole che non aiutano il confronto, e chiedono che il dibattito pubblico torni nei binari della misura e del rispetto reciproco.
Ribadiamo la nostra piena disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni in un dialogo serio e costruttivo, fondato sui dati e sulla tutela condivisa del patrimonio culturale e della sicurezza delle persone. La tradizione si onora con i fatti, con l’osservanza delle regole e con uno stile all’altezza delle responsabilità di ciascuno. Confidiamo pertanto in una pronta rettifica delle espressioni offensive e in un clima più sereno, nell’esclusivo interesse della comunità reggina e calabrese”.