“Ma è meglio poi, un giorno solo da ricordare che ricadere in una nuova realtà sempre identica” (Francesco Guccini, Scirocco -
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Nunzio Lanci sulla panchina della Tonno Callipo: “Obiettivo fare un buon campionato di Serie B”

Nuovo corso per la Tonno Callipo militante in Serie B: in panchina approda l’abruzzese Nunzio Lanci, 54 anni il prossimo 22 settembre. Una vita, è il caso di dire, nella sua Ortona: prima da palleggiatore, poi da allenatore. Con gli abruzzesi ha iniziato la scalata nel lontano 2001, portando la squadra dalla Serie D fino all’attuale Serie A2, oltre alla disputa anche di vari play off. Il neo-tecnico giallorosso si è occupato anche del settore giovanile della squadra abbruzzese come direttore tecnico, oltre che selezionatore delle Rappresentative regionali under 15 e 16. Insomma un profilo adeguato per continuare il lavoro degli ultimi anni a livello maschile, che ha avuto come prerogativa principale la cura dei giovani, calabresi e non, fin dalla squadra della Serie B.

Iniziamo dunque a conoscere il nuovo tecnico Lanci, che ha avuto modo di toccare con mano l’ambiente giallorosso, compresi diversi allenamenti, essendo stato presente negli ultimi giorni al PalaValentia per visionare alcuni giovani promettenti che faranno parte della prossima rosa di Serie B, oltre che Under 19.

Mister Lanci, possiamo definire la sua carriera da allenatore un’epopea lunghissima nella sua città natìa, Ortona, concentrata esclusivamente sulla squadra della sua città. Che avventura è stata?
“È iniziata prima da giocatore, con un miglioramento avvenuto di anno in anno, e poi in panchina. Diciamo che è stata una diretta conseguenza di un certo senso di appartenenza e quindi siamo riusciti a costruire qualcosa di importante, stagione dopo stagione. Tra l’altro sono di Ortona, anche se sono cinque anni che vivo a Pescara, e lì ho anche giocato tanto iniziando fin dalle Giovanili. Vincendo anche due titoli nazionali, Under 16 e Under 18. Ho giocato fino in B1 sempre a Ortona e poi ho iniziato la carriera di allenatore, con una pausa di alcuni anni per motivi di lavoro, per poi arrivare fino alla A2 sempre ad Ortona.”

Come nasce l’investitura quale nuovo allenatore della Tonno Callipo?

“Perché ci conosciamo da un po’ di anni con gli amici di Vibo: mi sono sentito col diesse Defina e ho sposato pienamente l’idea ed il progetto della Tonno Callipo. Ovvero quello di fare un percorso che coinvolga i giovani, anche in un contesto di Serie B, con un progetto di lunga durata. Sapevo ovviamente dove approdavo, nel senso che la Tonno Callipo Volley non è che la scopriamo adesso, perché è una società che ha calcato anche palcoscenici di Serie A, e si è sempre contraddistinta per serietà, qualità umane ed organizzazione. Quindi ho deciso di rimettermi di nuovo in gioco: lo faccio soprattutto per me stesso e per provare a fare qualcosa sposando totalmente il progetto della Tonno Callipo.”

Quali saranno gli obiettivi della prossima stagione?

“Saranno quelli di fare un buon campionato di Serie B, cercando di far crescere il più possibile i giovani che sposeranno il nostro progetto. E poi provare a fare qualcosa di positivo anche nel campionato Under 19. Dunque migliorarci gradualmente di anno in anno, iniziando a disputare il prossimo campionato di Serie B nel miglior modo possibile, ma con un occhio rivolto sempre al discorso del progetto giovanile. Quello che deve contraddistinguere la nostra squadra, è di portare con orgoglio la maglia della Tonno Callipo, costruire insomma qualcosa che dia e regali tanto alla società che ha deciso di proseguire la sua attività.”

Nella sua lunga carriera ad Ortona è stato anche Direttore Tecnico del settore giovanile nonchè Selezionatore regionale dell’Abruzzo Under 15 e 16. Per cui ha allenato sempre la prima squadra, ma avendo sempre un occhio vigile all’universo giovanile?

“Assolutamente sì. Perché in una squadra come può essere un contesto di Vibo Valentia ma anche Ortona, l’idea di costruirsi i giocatori dentro casa, o comunque valorizzare il materiale umano di cui si dispone, deve essere sempre prioritaria. Ciò perché se riesci a costruire questo tipo di giocatore in un contesto di società che sviluppa un grosso senso di appartenenza, lo si fa soprattutto con l’atteggiamento e con la voglia di lavorare insieme con un obiettivo ben preciso. Tutto ciò è fondamentale in città quali Vibo, o com’era Ortona, per costruire qualcosa anche per il futuro. E consentirebbe poi, un domani, di fare un passo in più per ritornare magari in scenari più alti, però con giocatori che sono di proprietà.”

Questa nuova avventura a Vibo, può essere l’inizio di un nuovo giorno di scuola per lei, visto anche che per la prima volta si allontana così tanto da casa?

“Sicuramente, l’ho fatto anche perché avevo voglia di rimettermi in gioco. L’idea che mi aveva proposto Defina e la società mi allettava e quindi per me è una sfida importante. Perché ho anche voglia di dimostrare tanto anche il mio valore fuori dalla mia zona di comfort.”

Ha avuto modo di prendere contatto con la nuova realtà vibonese?

“Sì, sono reduce da due giorni in sede , facendo un po’ di allenamenti e provini a Vibo: quindi ho tastato personalmente quello che pensavo che fosse la Tonno Callipo. Ovvero una società molto organizzata, con un progetto ben chiaro, che non è semplice da trovare soprattutto nel mondo della pallavolo attuale. Quindi sono estremamente contento e sicuro di aver fatto la scelta migliore nel contesto e nella società giusti.”

Si continuerà sulla falsariga degli ultimi due anni con giocatori esperti e giovani?

“Sì, sarà un mix: la priorità sono i giovani ma proveremo a completare la squadra con elementi over che daranno qualità e spessore alla squadra, in modo di fare il miglior campionato possibile in Serie B.”

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