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Occhiuto convoca conferenza stampa: “Non so chi abbia dato notizie ai giornalisti sulla mia inchiesta. Mi sento stuprato, ma mi ricandiderò”

“Ho deciso di fare una conferenza stampa anche con la stampa locale perché mi sembrava doveroso farlo, anche questa è una cosa che era stata sconsigliata dai miei avvocati e che di solito non si fa. Generalmente non si parla con la stampa prima di essere sentiti. Ma io credo di avere improntato la mia attività alla trasparenza e non mi va che venga ‘sporcata’ l’immagine della Regione che amministro. Sarà un atteggiamento poco prudente, ma doveroso anche per i calabresi per il modo in cui sono abituato a comunicare”.

Così, il presidente della giunta regionale calabrese, Roberto Occhiuto, in apertura della conferenza stampa convocata alla Cittadella di Catanzaro per chiarire alcuni punti dell’indagine per corruzione che lo vede coinvolto insieme ad altre due persone.

“Io non lo so chi abbia dato le notizie – ha precisato Occhiuto rispondendo alle domande dei giornalisti -. Io ho ricevuto questi due fogli venerdì 6, con un atteggiamento da parte della Guardia di finanza molto corretto, senza clamore”.

Occhiuto ammette di essere “rimasto un po’ basito, ho cercato di capire quali fossero i fatti perché non si capiva. Ho chiesto di evitare fughe di notizie, anche perché non volevo creare preoccupazione nelle persone più vicine a me, non ne ho parlato nemmeno al mio portavoce. Poi è iniziato tutto questo vociare, questo ‘frullatore’, ci sono state telefonate da parte di giornalisti nazionali, quindi ho capito che la notizia sarebbe uscita da lì a breve e così ho deciso di farla uscire io. Non so come sia successo, qualcuno deve aver parlato con la stampa, non so ancora chi ma qualcuno lo ha fatto”.

“Mi sento stuprato, ma sono in formato combattimento”. Lo dice il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, vicesegretario di Forza Italia, incontrando la stampa della sede della Giunta a Catanzaro per parlare dell’inchiesta della procura di Catanzaro nella quale e’ indagato con l’accusa di corruzione.

“Non credo che ci sia una cospirazione della magistratura e non l’ho mai detto – aggiunge Occhiuto – spero che le carte non siano uscite dalla Procura o dalla pg, non so da dove provengono, forse da un avvocato comunista… Ho avuto tantissime solidarieta’ di molti dirigenti nazionali e locali di tutti i partiti del centrodestra, persino da Salvini, un grande sostegno. Per altri esponenti politici questo sostegno non c’e’ stato, io invece non mi sono mai sentito solo. Ho un solido rapporto con le leadership nazionali, non credo di avere problemi su questo versante. Ma il sostegno piu’ consistente, straordinario l’ho ricevuto dai calabresi, cosi’ straordinario non l’ho ricevuto nemmeno dopo essere stato operato. Tutti i presidenti di Regione prima di me sono stati indagati o anche colpiti da misure cautelari, in gran parte sono stati poi assolti ma sono stati uccisi politicamente. Io non consentiro’ la mia uccisione politica”.

“Non mi faccio azzoppare, mi candidero’ e oggi lo dico con ancora piu’ convinzione per dimostrare che c’e’ stato in Calabria un cambio di passo e voglio che siano i calabresi a giudicare se ho governato bene”, conclude.

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