Nel ricordo di Papa Francesco l’intervento del Sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha partecipato questa mattina, nel santuario del Santissimo Crocifisso della Riforma, al Solenne Pontificale presieduto dall’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano, Mons.Giovanni Checchinato, e nel corso del quale il primo cittadino ha rinnovato l’atto di affidamento della città al Santissimo Crocifisso. “Quella che provo oggi – ha detto il Sindaco Franz Caruso – è un’emozione ancora più avvertita perché la tradizione che celebriamo anche quest’anno è senza dubbio ancora più carica di significato, in quanto arriva a meno di due settimane dalla scomparsa di Papa Francesco e quasi alla vigilia del Conclave che eleggerà il nuovo Pontefice. E tutto questo non può lasciarci indifferenti”. Franz Caruso ha ricordato la figura di Papa Francesco, “nell’auspicio – ha aggiunto – che il nuovo Santo Padre che sarà espresso dal Conclave, possa dare continuità al Pontificato di Francesco, facendosi interprete dei principi che ne hanno segnato il cammino di Pastore illuminato ed amico degli ultimi e per aver impresso una forte accelerazione al processo di rinnovamento della Chiesa. Di Papa Francesco non potremo dimenticare –ha aggiunto il primo cittadino -il messaggio di speranza, indirizzato a tutti i calabresi e soprattutto ai giovani, a perseguire sempre il bene comune e a lottare per un futuro migliore. Proseguire il nostro cammino di crescita sulla strada indicataci da Papa Francesco sarà il modo più pregnante per ricordarne la grandezza della sua figura, esemplare nella sua semplicità ed umiltà”. Quindi, Franz Caruso si è soffermato sulla particolare devozione che la comunità cosentina continua a nutrire nei confronti del Santissimo Crocifisso e “che dimostra, una volta di più – ha rimarcato Franz Caruso – quanto sia profondamente avvertito il sentimento dei cosentini verso uno dei simboli di fede e spiritualità più significativi ed irrinunciabili della nostra città”. Il Sindaco ha richiamato nel suo intervento anche la situazione difficile che viene vissuta nel mondo intero “dove – ha detto- continuano a trovare alimento, in diversi contesti geografici – alcuni molto vicini a noi – sofferenze e conflitti che seminano morte e terrore e che rendono sempre più complicati i processi di pace, nonostante qualche piccolo spiraglio di negoziato comincia ad intravedersi. Ecco che rinnovare la nostra devozione al Santissimo Crocifisso in un clima mondiale tutt’altro che idilliaco – ha proseguito Franz Caruso – diventa non solo la ripetizione di un gesto simbolico per rinverdire una tradizione consolidata, ma anche l’occasione per riflettere ancora una volta e con sempre maggiore attenzione sulle angustie di questi tempi nei quali la perdita dei valori si tocca purtroppo con mano”. Prima di chiudere il suo intervento, il Sindaco ha rivolto un accorato pensiero alle persone più umili, ai fragili, alle persone ammalate e a quanti popolano, anche nella città di Cosenza, l’area del disagio. “Noi, come Ente di prossimità al cittadino – ha aggiunto Franz Caruso – vorremmo poter fare di più e non sempre ci riusciamo. Dove possiamo, interveniamo ed è questo che abbiamo cercato di fare e stiamo facendo, ad esempio, per il quartiere, la Riforma, dove insiste il Santuario del Santissimo Crocifisso. Nell’ottobre del 2024 – ha ricordato il Sindaco – abbiamo inaugurato la nuova Piazza Amendola restituendo ai cittadini un luogo storico che si apre anche alla modernità e ai giovani, segnando l’inizio di un riscatto e di una rinascita di una parte bella e significativa della nostra città che dovrà diventare punto di ritrovo e un’agorà, ma anche un polo culturale, dove programmeremo tante iniziative. Piazza Amendola rappresenta la cerniera tra il centro storico e la parte nuova della città, e abbiamo voluto che riprendesse vigore e vitalità dopo la conclusione dei lavori di riqualificazione realizzati grazie al CIS. Per noi la città – ha aggiunto – non ha un solo punto di ritrovo, ma deve svilupparsi tutta quanta, soprattutto nelle periferie da troppo tempo abbandonate”. E ancora una volta con il pensiero rivolto a Papa Francesco, alle sue azioni concrete e agli indirizzi che ha lasciato come insegnamento, Franz Caruso ha concluso il suo intervento sottolineando che “l’istituzione comunale e la Chiesa cosentina, pur nei rispettivi ambiti istituzionali e nel rispetto delle reciproche prerogative, debbano seguitare a camminare nell’unica direzione possibile che è quella di contribuire a cogliere i segnali delle molteplici emergenze che continuano a preoccupare la società nella quale viviamo, avendo cura di occuparsi degli ultimi, degli emarginati, dei migranti in cerca di una terra ospitale, anche con il prezioso contributo di tutti coloro che volontariamente e senza coercizioni, ma mettendo a disposizione il loro tempo prezioso, contribuiscono a dare manforte in un ambito che ha tanto bisogno di opere caritatevoli”.