“Come è a tutti noto, nella sezione operativa del DUP, viene inserito il Programma Triennale dei Lavori Pubblici che a Reggio Calabria, così come il bilancio viene ogni anno proposto in ritardo, dopo l’ormai consueta e perentoria diffida proveniente dalla Prefettura.
Doveva essere approvato entro il 31 dicembre e invece siamo ancora qui a discuterne. È evidente che questo ritardo nella programmazione comporta anche evidenti impedimenti nell’esecuzione di quanto programmato.
Per di più, non si è tenuto conto del disposto normativo di cui al D.lgs. 26/2023 (Codice dei Contratti), in quanto l’Amministrazione non ha consentito, come previsto dalla normativa, la presentazione di eventuali osservazioni entro trenta giorni dalla pubblicazione.
Questo Programma triennale, è stato adottato con Delibera di Giunta n. 29 del 28/02/2025, pubblicata il 4 marzo all’albo pretorio del comune, prevedendone addirittura l’approvazione definitiva prima ancora che siano passati i 15 giorni dalla pubblicazione.
Tra l’altro, nei giorni scorsi tale programma è stato completamente modificato dal settore e trasmesso ai consiglieri solo sabato scorso 15 marzo, arrivando a sostenere nella commissione consiliare di ieri (richiesta dalla sottoscritta) che l’allegato approvato a febbraio era stato inserito in delibera per “mero errore”, per cui poteva essere sostituito con uno semplice emendamento.
Dunque, incredibilmente si chiede l’approvazione di un Piano triennale nuovo, difforme da quello approvato e pubblicato, senza neanche procedere ad una nuova deliberazione in Giunta. Basterebbe questo per bocciare l’approvazione definitiva nel consiglio di oggi!
Guardando ai contenuti, come sempre, rinveniamo un elenco di opere che si ripetono annualmente e che non vengono mai realizzate.
Per giunta, il quadro delle risorse necessarie alla realizzazione del programma indica nella prima annualità la disponibilità della somma complessiva €. 236.938.530,94 e nell’elenco annuale circa 233 milioni di euro.
Vi chiedo: come farebbe l’Amministrazione Comunale a spendere 233 milioni di euro in poco meno di nove mesi nel 2025, visto che siamo già a marzo?
A differenza di quanto previsto dall’art.37 c.2 del Codice dei Contratti, notiamo che per molte opere inserite nell’elenco annuale 2025, non è indicato il livello di progettazione approvata. Spesso viene indicato solo il titolo e l’importo, ma niente altro. Solo nell’elenco annuale vi sono ben 46 opere per le quali non è stato indicato alcun livello di progettazione, pur trattandosi di interventi di importo superiore alla soglia comunitaria, per i quali vi è l’obbligo della l’approvazione del documento di indirizzo della progettazione.
Dove sono i documenti di fattibilità delle alternative progettuali? Sarebbe bastata anche una semplice relazione che esplicitasse l’intervento.
Per esempio, l’opera: “nuovo quartiere turistico-ricettivo del Candeloro” in cosa consiste esattamente? È un’opera importante per 23 milioni di euro, di cui 14 da spendere solo nel 2025, e si badi, dalla scheda annuale, non risulta nessun livello di progettazione approvato.
In questo stesso elenco Annuale sono state inserite ben 7 opere per le quali nel 2025 è prevista una spesa di ZERO euro. Si tratta di “Interventi di costruzione, ristrutturazione e messa in sicurezza della scuola di Spirito Santo – Realizzazione nuovo polo di infanzia”, “Scuola primaria San Cristoforo” – “Realizzazione di un sistema per la mobilità sostenibile e opere strategiche per la città di Reggio Calabria (MMS)” – “Manutenzione straordinaria delle aree pedonali”. Perché sono state inserite nell’elenco annuale 2025? Quale è il sortilegio che dovrebbe consentire di avviare un lavoro senza spendere un euro in questa annualità!?
Si possano evidenziare altre anomalie, per esempio sulla SCHEDA B – Elenco opere Incompiute, che risulta vuota, a voler significare che nel Comune di Reggio Calabria, non vi sono opere incompiute. Non saprei definire altrimenti la “Casa di riposo per anziani rione Gabbione”,“ il parcheggio Rausei”, “la Ristrutturazione palazzo Portanova a Ravagnese” – “Il bocciodromo del V.le Calabria”, “il teatro Cral di Gallico” e si potrebbe continuare a lungo. Si tratta evidentemente di opere incompiute!
Ma voglio evidenziare un’altra assurdità: le prime cinque opere indicate nel triennale riguardano la Sistemazione Idraulica di Fiumare già inserite nell’elenco annuale dal 2017 e riproposte ogni anno, son passati 8 anni, ma mai avviate. Così come le successive 18 opere dell’elenco annuale, risultano già inserite dal 2018!
Cosa dovremmo pensare? Perché tutte queste opere, inserite nell’Elenco Annuale 2025, vengono riportate ogni anno? Nessuna di queste opere è stata mai appaltata? E se invece sono state appaltate perché vengono riportate ancora nell’elenco annuale 2025, solo per fare numero? O per poter dire che esiste una programmazione?!
Guardiamo adesso alla Sicurezza dei Cittadini, ai servizi pubblici essenziali.
Pensate al Parco Lineare Sud, il cui uso è ancora limitato per la mancata realizzazione del famigerato ponticello, cosa è stato programmato per gli scarichi fognari a mare che rende la zona interdetta alla balneazione? Non si doveva prevedere una soluzione efficace nel programma triennale?
Per il ponte di Sant’Anna, che ogni tanto perde dei pezzi e rischia di diventare ogni giorno sempre più pericoloso, già inserito in precedenti Triennali, ma che ora non vediamo più, cosa si è fatto o si sta facendo? È bene ricordare che spetta ai sindaci prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Ma questa Amministrazione anziché risolvere i problemi a favore della sicurezza, si limita a mettere segnali di pericolo, cartelli di rischio allagamenti, avvisi di non balneazione, nastri rossi per buche e recinzioni sul patrimonio arboreo.
Cari colleghi, non basta inserire nell’elenco annuale un’opera per stare tranquilli, se poi l’amministrazione rimane inerte per 8 anni. Penso alla “Progettazione interventi di bonifica tramite messa in sicurezza dell’ex discarica comunale rsu, località Pietrastorta” che si trova nel triennale dal 2017, con una spesa prevista di 8 milioni di euro. La messa in sicurezza di questo sito, secondo voi poteva aspettare otto anni?
E che dire della situazione pericolosissima in cui versa il Torrente Gallico completamente occupato da canne, arbusti e spazzatura o della “messa in sicurezza del tratto strada San Gregorio-Santa Venere” inserita in questa variazione, sempre nell’elenco annuale del 2025 ma con importo 0 €. È una sicurezza che si può rimandare? Alla luce di quanto sopra, dichiaro il mio voto negativo ad un Piano che pur completamente riscritto, certamente, in questi termini, non è neanche lontanamente degno di approvazione”.
Lo afferma in una nota Angela Marcianò (Impegno e identità).