Domani sera alle 18.30 in Cattedrale, il Vescovo, Mons. Serafino Parisi, ordinerà altri due nuovi diaconi. Si tratta del diacono permanente Francesco Giudice parrucchiere, sposato, padre di cinque figli e nonno di tre nipoti, della parrocchia San Giovanni Calabria (anche se la sua vocazione è maturata all’interno della Comunità dei missionari della Via), e del diacono Renato Francisco Borges De Godoy, brasiliano, appartenente alla missione Belem, una comunità internazionale che si è messa al servizio dei più poveri.
Quello di domani, quindi, a distanza di una settimana, sarà un altro momento di gioia per la Chiesa di Lamezia con l’istituzione di altri due nuovi diaconi il cui ministero è stato definito dal Concilio Vaticano “della liturgia, della parola e della carità’. Il diacono, pertanto – è detto nel Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi ‘apostolorum successores’ – , partecipa secondo un modo proprio delle tre funzioni di insegnare, santificare e governare, che corrispondono ai membri della Gerarchia. Egli proclama e illustra la Parola di Dio; amministra il Battesimo, la Comunione e i Sacramentali; anima la comunità cristiana, principalmente in ciò che si riferisce all’esercizio della carità e all’amministrazione dei beni. Il ministero di questi chierici, nei suoi differenti aspetti, è penetrato dal senso di servizio che dà nome all’ordine “diaconale”. Come nel caso di qualunque altro ministro sacro, il servizio diaconale si rivolge in primo luogo a Dio, e, in nome di Dio, ai fratelli; ma la diaconia è anche servizio all’episcopato e al presbiterato, ai quali l’ordine diaconale è legato da vincoli di obbedienza e di comunione, secondo le modalità stabilite dalla disciplina canonica”.