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Tropea, ex sindaco Macrì: “Con l’amministrazione commissariale si spende di più per intervenire in ritardo, causando disagi e attentando alla salute pubblica”

“Con il nuovo sistema di affidamento dei lavori pubblici tramite appalti, fortemente voluto dall’attuale Amministrazione Straordinaria, si stanno solo sperperando risorse pubbliche e rallentando gli interventi da fare. Pur di cancellare tutto quanto di buono è stato fatto in precedenza si è rigettato il metodo, approvato dalla precedente commissione straordinaria, ripreso e migliorato sotto la mia sindacatura, che consentiva di affidare direttamente i lavori a ditte già inserite nella white list prefettizia, risparmiando così tempo e risorse”.

 

RIGETTATO IL METODO PRECEDENTE GIÀ APPROVATO DALLA PASSATA COMMISSIONE STRAORDINARIA

È quanto denuncia Giovanni Macrì, già Sindaco di Tropea dal 2018 al 2024, informando sull’ennesimo spreco, con conseguente disservizio, messo in atto da parte dell’amministrazione commissariale, che continua a smontare pezzo per pezzo non solo l’immagine turistica ma anche quella di pubblica amministrazione efficace ed efficiente, per come più volte riconosciuto all’ente da soggetti terzi e su scala nazionale.

 

TRA I MOTIVI DELLO SCIOGLIMENTO VI ERA L’AFFIDAMENTO A DITTE GIÀ PRESENTI IN WHITE LIST PREFETTIZIA

“Uno dei motivi che hanno determinato lo scioglimento del Comune di Tropea – prosegue – secondo quanto riportato sia nella relazione della Commissione d’Accesso presieduta da Roberto Micucci, oggi membro della Commissione Straordinaria, sia in quella del Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Grieco, è stato l’accusa di aver affidato direttamente i lavori a ditte tacciate (tacciate!) di dubbia moralità (per non dire collegate alla criminalità), benché queste fossero regolarmente iscritte nella white list prefettizia. Si tratta – chiarisce – di affidamenti diretti avvenuti, peraltro, attraverso uno strumentale frazionamento degli appalti. Questo sistema, nonostante le pretestuose accuse, garantiva efficienza e risparmio, anche in caso di costi extra.

 

CON SISTEMA PRECEDENTE PER LO STESSO INTERVENTO IL COMUNE AVREBBE RISPARMIATO E FATTO PRIMA

Per il ripristino di un tratto di rete fognaria (55 metri lineari), invece, l’attuale amministrazione commissariale ha sprecato 8 mila euro oltre IVA (con un ribasso di soli 104,14 euro rispetto alla base d’asta) impiegando mesi ad affidare i lavori e a risolvere il disservizio. Nel mentre, si è messa a rischio la stessa salute pubblica e si è aumentato l’inquinamento a causa dello scorrere dei liquami fino al mare. Con il sistema precedente, smontato dai commissari, lo stesso intervento – sottolinea l’ex Sindaco – sarebbe costato appena 5.238,29 euro oltre IVA e sarebbe stato eseguito nell’immediatezza. Ecco la differenza!

 

MACRÌ: È EVIDENTE CHE QUALCOSA INFLUENZI L’AZIONE DEI COMMISSARI

Quest’ultimo episodio tra i tanti e diversi è estremamente emblematico. Esso indica chiaramente – prosegue – che qualcosa non va: è evidente che ci sia qualcosa che influenzi l’azione dell’amministrazione commissariale. Eppure, il sistema da me utilizzato, e tanto disprezzato da chi oggi amministra Tropea, oltre a garantire efficienza, celerità negli interventi e risparmio per le casse comunali, era assolutamente legittimo, innanzitutto perché istituito dalla precedente commissione straordinaria e poi perché perfettamente in linea – conclude Macrì – con i principi che sovraintendono l’azione della Pubblica Amministrazione”.

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