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Reggio, Anpi “Nilde Iotti”: presentato il libro di Rocco Lentini sulla vicenda di Marcello Zoccali

Un figlio dell’estremo sud calabrese in giro per l’Europa, negli infuocati anni ’70, braccato dagli 007 di tutto il mondo, particolarmente americani e inglesi. Non si tratta di una spy story, ma di una drammatica vicenda reale ricostruita, recentemente, dallo storico Rocco Lentini, presidente dell’Istituto “Ugo Arcuri” per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea in Provincia di Reggio Calabria e componente della Commissione Didattica Nazionale dell’Istituto “Ferruccio Parri”, grazie alla consultazione di documentazione inedita, e recentemente desecretata, proveniente dagli Archivi di Stato italiani e statunitensi, ed arricchita da preziose testimonianze e articoli di giornali del tempo.

È la storia di Marcello Zoccali, un giovane socialista di Bagnara Calabra, la cui tragica vicenda è ben narrata da Lentini nel suo ultimo libro, “L’arte del fuoco, Marcello Zoccali e l’operazione Caos”, che sarà presentato a Reggio Calabria, venerdì 13 dicembre, alle ore 17,30, presso lo “Spazio Open” in via Filippini, su iniziativa della sezione “Nilde Iotti” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

La vita politica di Marcello Zoccali – si legge in un comunicato stampa – fu un percorso tortuoso di vicende e ideali che attirarono l’attenzione delle maggiori organizzazioni di servizi segreti del pianeta, in particolare della Cia statunitense che, negli anni ‘70, fece precipitare Zoccali dentro una trappola intessuta di intrighi internazionali atti ad ostacolare la “via italiana al socialismo” che il segretario del Pci, Enrico Berlinguer, stava provando ad attuare attraverso il “compromesso storico” con la Dc per portare i comunisti al governo del Paese insieme ai democristiani.

L’idea di Zoccali, figura genuina di giovane intellettuale socialista che trova spazio all’interno del Psi dove diviene vicesegretario nazionale della federazione giovanile, come emerge nell’ampia documentazione esposta nel saggio, è la costruzione di un’alleanza dei socialisti di tutto il mondo che fosse capace di mobilitare la classe operaia con l’intento di farle conquistare il potere e ricostruire l’economia. Ed è proprio per la difesa di questa idea che il giovane politico calabrese inizia a registrare frizioni con il Psi e si avvicina all’European Labor Committees (Elc) che sta organizzando un Fronte unico socialista europeo. Ma l’Elc si rivelerà una struttura organizzata e utilizzata dalla Cia, nell’ambito della guerra fredda, nell’operazione denominata “Chaos” con la quale interviene in Europa per destabilizzare le organizzazioni comuniste attraverso la cooptazione e l’utilizzo, inconsapevole, di molti brillanti dirigenti delle organizzazioni socialiste, e che si scioglierà improvvisamente, raggiunti gli obbiettivi, abbandonando i suoi adepti mentre la verità sulla sua natura verrà a galla grazie ad una serie di servizi giornalistici.

È a questo punto che Marcello Zoccali, trovatosi solo e tradito, si rinchiuderà, ammalato, segregandosi dal mondo, nella sua casa, sita a Bagnara Calabra, sulla costa tirrenica reggina, dove, a soli 34 anni, porrà fine ai propri giorni, dopo diversi tentativi falliti, il 20 giugno 1983. Prima di lui si era suicidata la moglie e, anni dopo, anche la figlia.

L’iniziativa presso lo “Spazio Open” avrà inizio con i saluti di Patrizia Gambardella, presidente della sezione Anpi “Nilde Iotti” e proseguirà con un’intervista del vicepresidente, Diego Cilio, all’autore del volume, Rocco Lentini.

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