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Miti dello Stretto: la Ninfa Pelorias, la ‘Gigantessa’ che difendeva il territorio messinese. Domani incontro a Reggio Calabria

Mercoledì 16 ottobre 2024, alle ore 17:30, presso la Sala conferenze del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, lo stesso Museo e il Centro Internazionale Scrittori della Calabria promuovono la conferenza: “Miti dello Stretto: la Ninfa Pelorias, la ‘Gigantessa’ che difendeva il territorio messinese, dalle monete di Messana (461-288 a. C.) al folklore della ‘Gigantessa’ Mata, fondatrice della città”. Dopo i saluti di Fabrizio Sudano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, introduce l’incontro Paola Radici Colace, già professore ordinario di Filologia Classica, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, presidente onorario e direttore scientifico del CIS. Con il contributo di slides relaziona Maria Caccamo Caltabiano, già Prof. Ordinario di Numismatica greca e romana, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, Università di Messina, componente del Comitato Scientifico del CIS. La Ninfa Pelorias era una dea di gigantesca natura, figura leggendaria che difendeva il territorio dello Stretto. Secondo la tradizione, era una creatura straordinaria legata alla bellezza e alla forza della natura. Secondo il mito la Ninfa Pelorias si manifestò per difendere lo stretto da minacce e invasioni, utilizzando il suo potere per mantenere l’equilibrio e la tranquillità della regione. La sua immagine è spesso associata a eventi naturali e a fenomeni atmosferici tipici della zona, come i venti forti e le maree. Il suo culto era particolarmente diffuso a Messina a partire già dall’VIII sec. a. C.. L’immagine della Ninfa Pelorias appare nelle monete coniate nella Zecca di Messana, i suoi capelli arrotolati sulla nuca sono intrecciati di rose di palude e trattenuti da un serto di canne.

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