“Se ci crediamo e lavoriamo tutti insieme si potrà fare un miracolo che solo qualche anno fa era impensabile, creando a Cosenza un grande polo di eccellenza medica”. È questo uno dei messaggi principali lanciati dal rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, oggi, nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo. La cerimonia ha preso il via con l’ingresso dei cortei accademici e poi con l’apertura musicale a cura del Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.
Il rettore Leone ha ripercorso “i successi” del precedente anno accademico facendo un bilancio che ha definito “straordinario” caratterizzato da un intenso lavoro e da risultati eccellenti. Il rettore si è soffermato, in particolare, sull’importanza della formazione e delle collaborazioni istituzionali per consolidare e rafforzare il ruolo dell’Unical per lo sviluppo del territorio. “È stato un anno straordinario – ha detto il rettore – abbiamo ottenuto una serie di risultati davvero di alto livello. Credo che sia un anno forse irripetibile. Puntiamo a consolidare questi risultati e a fare possibilmente dei piccoli passi in avanti sulla ricerca, sulla didattica, magari con un ulteriore rafforzamento dell’offerta formativa. Speriamo di progredire anche in questo importante progetto unica per la sanità”.
Uno dei momenti più significativi dell’inaugurazione è stata la lectio magistralis della professoressa Franca Melfi. Il rettore ha, quindi, ufficialmente presentato alla comunità accademica la professoressa, figura di spicco nel panorama medico internazionale e attuale presidente della Societa’ europea di chirurgia cardiotoracica. La professionista, calabrese doc, ha deciso di tornare nella sua regione e di insegnare all’Unical al corso di Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie digitali) lasciando i suoi prestigiosi incarichi all’Università’ di Pisa. Per la professoressa Melfi la Calabria è “un terreno fertile” dal quale si possono ottenere ottimi risultati. Tra gli interventi anche quello del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che si è soffermato sull’importanza del corso di laurea in Medicina all’Università della Calabria.